L'Isis riconquista Kobane e immola altri baby kamikaze
L'Isis riconquista Kobane, la città siriana al confine con la Turchia e immola altri baby kamikaze negli scontri. Il Califfato, dato per fiaccato nei giorni scorsi, riconquista una delle città simbolo che era stata liberata lo scorso febbraio dall'esercito curdo.
Nel giorno in cui i miliziani dell’Isis hanno riconquistato la città siriana di Kobane al confine con la Turchia, seminando morti e feriti - Welat Omer, medico della città ha riferito che molti di loro sono donne e bambini - arriva una notizia che, se è possibile, è ancor più terribile: i "cuccioli del califfato" immolati alla Jihad crescono di giorno in giorno. Nei giorni scorsi era stato il portavoce del Kurdistan Democratic Party di Mosul, Said Mimousini a lanciare l’allarme, denunciando il rapimento di 1.227 bambini “portati al campo di al-Salamiya per essere addestrati”. Ora, secondo l'Osservatorio Sohr, arriva la conferma che almeno 14 di loro sono morti negli scontri in Siria con l'esercito iracheno e che il reclutamento è in continua crescita. Succede soprattutto in Siria dove sono stati aperti uffici per i ragazzi che vogliono arruolarsi anche contro il parere dei genitori. Famiglie che vengono contattate, a cui vengono offerti aiuti e denaro in cambio dei figli.
Insomma, di male in peggio, l’avanzata del Califfato, che le forze alleate davano per fiaccato su diversi fronti - negli ultimi giorni le offensive delle forze curde dello Ypg, il Pkk curdo-siriano, e gruppi di ribelli moderati dell’Fsa (Free Syrian Army), erano arrivate a 50 chilometri da Raqqa, la capitale dello Stato islamico -, continua la sua temibile avanzata. L’ultimo bastione (ri)conquistato è quello che le forze curde hanno liberato lo scorso febbraio e cercato di difendere fino all’ultimo nelle ultime settimane. Invano: l’Osservatorio siriano per i diritti umani, ong basata a Londra ma con buone fonti sul terreno in Siria, ha confermato i sospetti dopo che Omar Kalo, un reporter dell’agenzia curda Rudaw della città, aveva riferito di “violenti scontri” e di come “gruppi di combattenti girano per le strade e uccidono civili”.
Una notizia che fa ancora più male considerando il fatto che la presa di Kobane è dovuta (anche) alla rottura dell’alleanza tra i combattenti curdi e le forze ribelli moderate dell’Fsa. Insomma, mentre l’Isis, sempre più spietato si compatta rubando senza pietà anche l'infanzia al suo popolo, e vince le controffensive a suon di kamikaze, l’altro fronte si disperde. E intanto donne e bambini muoiono a nemmeno due ore di aereo dal nostro mondo.
Copyright foto: Olycom
Il documento intitolato « L'Isis riconquista Kobane e immola altri baby kamikaze » dal sito Magazine delle donne (magazinedelledonne.it) è reso disponibile sotto i termini della licenza Creative Commons. È possibile copiare, modificare delle copie di questa pagina, nelle condizioni previste dalla licenza, finché questa nota appaia chiaramente.