Cancro: negli Usa primo trapianto di cranio e cuoio capelluto
Il primo trapianto al mondo di cranio e cuoio capelluto è stato effettuato a Houston, in Texas, su un paziente con tumore e una grande ferita alla testa.
Le serie tv che parlano di chirurgia e trapianti hanno forse questo grande merito: averci spiegato quanto, ancora al giorno d'oggi, nuove tecniche e difficili operazioni siano in mano, letteralmente, alla capacità dei camici bianchi. Ecco quindi che, dallo stato americano del Texas, e in particolare dal MD Anderson Cancer Center e Methodist Hospital di Houston arriva l'annuncio: un gruppo di medici dell'ospedale ha effettuato hanno il primo trapianto di cuoio capelluto e parte del cranio al mondo. Un intervento programmato per aiutare un uomo con una grande ferita alla testa, diabete e tumore. Il paziente, Jim Boysen, di 55 anni, ha ricevuto i tessuti direttamente da un donatore e l'operazione è durata ben 15 ore, mentre in sala operatoria si alternavano una decina di chirurghi e una quarantina di operatori sanitari. "Sono sorpreso dall'esito positivo del trapianto perché ora ho più capelli di quanti non ne avessi a 21 anni" ha ammesso il paziente.
L'operazione era complessa, perché a dover essere sostituita è stata gran parte della calotta cranica, che a causa del tumore presentava una lacerazione notevolmente estesa. Il paziente aveva già subito un trapianto di rene e pancreas, nel 1992, a causa di una forma di diabete di cui era affetto dall'età di 5 anni, e gli erano stati prescritti farmaci anti-rigetto, degli immunosoppressori che causarono una rara tipologia di tumore, detta leiomiosarcoma.
Nel suo caso, la radioterapia per combattere il tumore ha creato una grossa ferita e i farmaci immusoppressori hanno impedito che si rimarginasse, proprio mentre gli organi trapiantati iniziavano a non lavorare più bene. Un grosso problema, perché i medici non potevano procedere con un altro trapianto finché c'era una ferita (quella testa) aperta. Lo Houston Methodist, specializzato nei trapianti, ha deciso di tentare quindi il trapianto di scalpo. Una operazione molto complessa, per via della enorme quantità di piccoli vasi da ricollegare a calotta cranica e cuoio capelluto. L'unico precedente, lo scorso anno, arriva da un team olandese, che ha sostituito metà cranio di una paziente, ma con un innesto in plastica, stampato in 3D.
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