Striscia la Notizia vs MasterChef: il ritorno
Nella puntata del 20 aprile il tg satirico di Striscia la Notizia ritorna all'attacco di Stefano Callegaro, il quarto MasterChef d'Italia. Lo "chef promoter" della Knorr non si occupa di ricerca e sviluppo: "è uno chef per gli chef".
Ci risiamo, la battaglia tra Striscia la Notizia e MasterChef continua. Al centro della scena di nuovo lui, Stefano Callegaro, il quarto vincitore del talent cooking show. Lui, che, lo scorso 27 marzo ha vinto anche il Tapiro d'oro quando il tg satirico di Antonio Ricci ha scoperto che più che un agente immobiliare che voleva cambiare vita, Stefano era uno chef promoter per la Knorr. In quell’occasione Stefano ammise l’impiego ma precisò anche che la sua mansione era quella di “consulente” e il suo compito occuparsi di “ricerca e sviluppo”. Purtroppo per lui, Callegaro non è stato l’unico chef promoter della Knorr e le mansioni dello chef promoter hanno a che fare con pentole e ricette. Altro che ricerca e sviluppo. Tanto che all’attesissimo confronto previsto per il 9 aprile il diretto interessato aveva dato forfait.
Si pensava fosse tutto archiviato. E invece no: nella puntata di Striscia la Notizia andata in onda lunedì 20 aprile, Ficarra e Picone hanno snocciolato altre prove a conferma del fatto che l'agente immobiliare è stato un impiego momentaneo (dalle date contraddittorie e confuse) e che nel ruolo di chef promoter sono chiamati a lavorare “chef per altri chef”. Il che, lascia poco spazio ai dubbi.
Così come l’annuncio di lavoro della Unilever food (che controlla il marchio Knorr) mandato in onda da Striscia a cui avrebbe risposto Callegaro: la multinazionale cercava "chef venditori, responsabili della promozione e vendita della linea di prodotti", come avevano dichiarato gli ex colleghi di Stefano intervistati in passato.
La parte che meno piacerà al diretto interessato (e a Magnolia che sta facendo le sue indagini e promette giustizia) è tutta scritta nella filosofia aziendale della multinazionale, rimasta invariata negli anni, nel capitolo intitolato “Dagli chef per gli chef”, che spiega: "Grazie ad un gruppo specializzato di cuochi professionisti e di nutrizionisti siamo in grado di aiutare i nostri Clienti a proporre offerte equilibrate: piatti saporiti e nutrienti serviti costantemente al livello qualificativo più alto". E chi sono i loro clienti? La risposta: "Dai piccoli ristoranti agli hotel, alle catene di ristorazione".
Per fugare ogni dubbio l’inviato di Striscia intervista Domenico Follo, uno che prima ha assistito alle dimostrazioni degli chef promoter e ha lo è diventato lui stesso: "Lo chef promoter è un cuoco che prepara il prodotto davanti al cliente - ha spiegato -. Per questa posizione l’azienda selezionava dei professionisti e durante l’arco dell’anno ci incontravamo per sessioni di aggiornamento".
Insomma, un bel pasticcio che rischia di screditare il talent cooking dedicato ai dilettanti. Tanto che Striscia la Notizia - che prima di occuparsi di Stefano aveva già stanato Nicolò Prati, accusato non solo di aver lavorato al fianco dello chef Claudio Sadler, ma di essere anche il nuovo pupillo del giudice stellato Carlo Cracco - ha proposto di modificare le regole di ammissione su invito dei suoi spettatori affezionati (e indispettiti).
Primo “non accettare concorrenti che hanno frequentato la scuola alberghiera”, secondo “non accettare concorrenti che abbiano genitori o fratelli che lavorano nella ristorazione”, terzo “prevedere una penale di 500mila euro e non di 5mila per chi non rispetta le regole”. Altrimenti, come suggeriscono con ironia Ficarra e Picone, gli spettatori penseranno che invece dei dilettanti a MasterChef ci finiscano chef provetti. Nel frattempo, siete tutti inviati alla prossima puntata della diatriba più gustosa della tv.
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