Lupita Nyong'o, il ladro restituisce l'abito: le perle sono finte

Vi ricordate l'abito di Lupita Nyong'o? Quello disegnato apposta per lei da Calvin Klein, quello tempestato di seimila perle, quello costato 150mila dollari, quello rubato la mattina dopo la serata agli Academy Awards? Ebbene, il ladro l'ha restituito perché, udite, udite, le perle sono false. 

Avete capito bene: il malvivente che pensava di aver fatto un affare aggiudicandosi uno degli outfit più ammirati sul palco degli Oscar, ha staccato due perle, le ha fatte esaminare, ha scoperto che erano finte e ha contattato anonimamente il sito Tmz.com, quello specializzato in notizie sulle celebrità che aveva dato la notizia del furto. Ha raccontato tutto e, allegando una road map, ha comunicato di averlo abbandonato in un sacco della spazzatura in un bagno del London West Hollywood Hotel perché non valeva quanto pesava. "Non ho mai detto che le perle fossero vere" ha dichiarato lo stilista che ha curato la realizzazione del capo. E in ogni caso, ha precisato il tenente Michael White "Anche se fosse così, c’è comunque stato un furto e c’è comunque stato un ladro". Sarà, ma la figuraccia è notevole. 

Finisce così la rocambolesca avventura dell'abito più discusso degli ultimi tempi, che era sparito misteriosamente dalla stanza dell'attrice premio Oscar per 12 anni schiavo mentre lei non era in stanza. Il colpo all'Arsenio Lupin era riuscito alla perfezione: l'avventore si è intrufolato nella stanza in un attimo, quando aveva trovato la porta socchiusa, riuscendo a sfuggire all'occhio delle telecamere dei corridoi dell'albergo grazie a un complice che aveva prontamente raccolto in strada l'abito lanciato dal balcone della camera. Lì per lì, ha confessato a Tmz, aveva pensato di rubare anche la borsetta dell'attrice, valutata 125mila dollari, ma alla fine ha desistito pensando di essersi aggiudicato un bottino sufficientemente ricco. Bello sbaglio, caro Arsenio Lupin dei tempi moderni.