Dopo il parto: come affrontare il rientro a casa

La nascita di un bambino cambia la vita. Per le neomamme, i primi giorni con il bebè possono essere difficili. Colpa della stanchezza, degli ormoni, di una vita quotidiana sempre più impegnativa... le cose si complicano se entrano in gioco la solitudine e il baby blues. Ecco perché è fondamentale sapere come reagire, per affrontare il rientro a casa dopo il parto con serenità.

Preparate il più possibile il rientro a casa prima di andare in ospedale: sarete più serene al vostro ritorno. Cominciate qualche settimana prima, preparando la stanza del bambino e il corredino. Prevedete body, pigiamini e tutto il necessario per la toilette del neonato ed anche una scorta di pannolini. Per quanto riguarda le taglie, pensate alla zero e un mese: non si sa mai quali saranno le dimensioni del bambino! Organizzatevi per tempo anche per quanto riguarda la spesa (facendo un po' di scorte, senza esagerare) e le lavatrici (evitando di accumularne troppe), soprattutto se avete già altri bambini.

Non osate? Eppure amici e famiglia sono pronti a darvi una mano, più di quanto pensiate! Innanzitutto, chiedete aiuto al padre del bambino: purtroppo, in Italia, i papà hanno diritto solo a tre giorni di congedo parentale, di cui uno obbligatorio e due facoltativi, ma possono comunque alleggerire gli impegni quotidiani. Chiedete aiuto alle vostre famiglie: se possono, saranno felici di darvi man forte. Anche le amiche possono aiutarvi, per esempio occupandosi del bambino mentre andate in palestra o fate un po' di spese. Per spese, si intende shopping: la spesa che fareste al supermercato potete farvela consegnare a casa, e avete il diritto di rilassarvi un po'!

Spesso le mamme approfittano dei sonnellini del bambino per fare le pulizie. Sbagliato! Quello che bisogna fare è dormire quando dorme il bambino. È il modo migliore di attenuare la depressione post-parto, spesso accentuata dalla stanchezza. In questo modo, avrete una riserva di energia per affrontare gli imprevisti e le notti in bianco. Vivere al ritmo del bebè è davvero essenziale per le mamme che hanno scelto l’allattamento al seno, perché la produzione di latte è strettamente legata alla stanchezza e allo stress della mamma: più sarete distese e riposate, migliore sarà la qualità dell’allattamento. Cercate anche di mangiare a sufficienza e in modo sano, senza saltare i pasti.

All'inizio, quando il bambino si mette a piangere, ci si sente disarmate. Vi avevano detto che una madre riconosce d’istinto i bisogni del suo bambino? Le cose sono in realtà un po’ più complicate: bisogna imparare  a conoscersi e a vivere insieme! Siate attente ai segnali che vi manda il vostro bambino, alla sua mimica, alla sua gestualità. Decifrerete così il suo linguaggio giorno dopo giorno. Non sentitevi in colpa se all’inizio non capite bene cosa voglia. E non restatevene sole con le vostre domande. Se avete bisogno di risposte, chiedete aiuto al pediatra o a un'ostetrica: sapranno darvi i consigli giusti per crescere al meglio il vostro bambino.

Volete farvi carico di tutto ciò che riguarda il neonato e occuparvene da sole? E il papà in tutto questo dove lo mettiamo? Permettetegli di trovare i suoi spazi e concedetevi il tempo di ritrovarvi soli… per prima cosa, dategli un po’ di tempo per trovare il suo posto. Anche lui, come voi, deve abituarsi al nuovo arrivato. Lasciatelo da solo col bambino, al momento del bagnetto o della nanna per esempio. E poi, cercate di trovare un po' di tempo per stare da soli. Se all’inizio non è sempre facile avere dei rapporti sessuali (per colpa di cicatrici, stanchezza...), i massaggi e le parole dolci vi permetteranno di mantenere un contatto fisico prima di sentirvi pronti entrambi a riprendere la vostra vita sessuale. Quando il bambino mette a dura prova i vostri nervi, sfoderate un po' di senso dell'umorismo. Affrontare questa situazione con un ironia rafforzerà la vostra complicità!