Victoria's Secret: The perfect Body indigna il web

La campagna di Victoria's Secret per il lancio della sua nuova linea di intimo ha scatenato tre studentesse universitarie che hanno lanciato una petizione e un un hashtag. 

Definiamo corpo perfetto. Perché Victoria's Secret l'ha fatto nella sua campagna The Perfect Body e ha sollevato un polverone sul web. Tre studentesse di nome Frances Black, Gabriella Kountourides e Laura Ferris hanno detto no, quei corpi saranno anche perfetti ma quasi nessuna donna ha quella pancia piatta, quelle gambe toniche e quei seni a prova di gravità. Quindi VS si scusi e ripari al danno perché, per dirla con l'hashtag che le tre hanno creato su Twitter, #iamperfect anche se non sono bella così, come gli angeli del brand, un'elite di modelle di cui fanno parte Adriana Lima, Alessandra Ambrosio e Candice Swanepoel. La petizione lanciata dalle tre universitarie su Change.org ha già raccolto 23mila adesioni. 

L'episodio ricorda quanto accaduto un paio di settimane fa a Stella McCartney; la stilista aveva postato la foto di una modella decisamente sottopeso ricevendo una valanga di commenti negativi, tanto da costringerla a scusarsi e rimuovere l'immagine in questione. "Ogni giorno - scrivono nella petizione Frances Black, Gabriella Kountourides e Laura Ferris - le donne sono bombardate da messaggi pubblicitari fuorvianti, che le fanno sentire insicure del loro corpo, tutto per indurle a spendere soldi per comprare prodotti che, si suppone, possano renderle più felici e più belle".

La campagna è particolarmente pericolosa, sostengono le tre, vista la popolarità del brand tra le giovanissime che, perciò "ha una responsabilità cruciale nel non trasmettere idee nocive e malsane per commercializzare i prodotti". Anche perché se "il corpo perfetto" è relativo e la sua percezione cambia nel tempo, la campagna incriminata "è dannosa perché non celebra la straordinaria diversità del corpo femminile ma sceglie una precisa categoria per identificare quello perfetto". 

A onor del vero, nei poster affissi per Londra, "body" è scritto tra virgolette perché dovrebbe indicare la linea di intimo pubblicizzata, più che un concetto. Una sottigliezza comunicativa che ha lasciato spazio all'ambiguità.