Laure Manaudou: "avrei strappato gli occhi alla Pellegrini"
Laure Manaudou, l'ex campionessa olimpica di nuoto, si racconta in un'autobiografia. La replica dell'ex rivale in vasca e in amore, Federica Pellegrini, in un tweet: "racconta solo quello che le fa comodo".
È bella, brava e chiacchierona, oltre che chiacchierata. Laure Manaudou si racconta in un'autobiografia appena uscita in Francia come se fosse nel mezzo del cammin di nostra vita. D'altra parte lo è (non certo anagraficamente parlando) considerato che la sua carriera, iniziata quando di anni ne aveva solo 17, è già finita, ma lei non ha mai smesso di correre. Se non per scrivere "Entre les lignes" (Ed. Lafon), "Tra le righe", s'intende.
L'ex campionessa olimpica e mondiale del nuoto francese, ha (solo) 28 anni, una sfilza di medaglie vinte alle Olimpiadi (per la precisione sei, di cui tre d'oro, due d'argento e una di bronzo), un manager che le organizzava la vita ("l'affarista" Marco Durante), un allenatore di certo non amato (il "vecchio vitellone" Paolo Penso: "Non lo rispettavo perché si lasciava trattare in quel modo da me"), una figlia (Manon), un aborto, una serie di ex compagni tra cui Luca Marin, per cui ha fatto follie. Come affittare un jet privato "una o due volte al mese per andare a trovarlo a Verona dove si allenava". Ma soprattutto, Laure ha una nemica: Federica Pellegrini di cui, scrive "avrei strappato gli occhi". La replica della diretta interessata non si è fatta attendere ed è arrivata due giorni dopo l'uscita del libro, da Twitter: "Io credo che se vuoi fare la paladina della giustizia in una autobiografia dovresti farlo a 360 gradi non solo dicendo quello che fa più comodo". Quindi c'è dell'altro che, per ora, rimarrà sconosciuto alla cronaca.
Nel frattempo c'è questa da gustare, la cronaca "tra le righe" in cui Laure Manaudou si toglie i sassolini dalle scarpe senza peli sulla lingua e mette in fila tutto ma proprio tutto. Perché è ora di lasciarsi il passato alle spalle e ricominciare: "Ora è il momento giusto per passare da una vita all'altra. - ha detto la Manaudou - Sono io, questa volta, che racconto la mia vita". D'altra parte quella di prima non le piaceva mica poi tanto: "Non mi è mai piaciuto nuotare", ha confessato. Che, visti i risultati non stupisce (vedi Agassi che nella sua biografia confessò di odiare il tennis). E ancora: "sono diventata grande troppo in fretta".
Abbastanza in fretta da collezionare episodi piccanti di una vita sentimentale già raccontata dalle riviste di gossip (e non solo), ma senza i retroscena. Il protagonista maschile chiamato in causa si chiama Luca Marin ed è anche lui è un nuotatore. S'incontrarono a Budapest, nel 2006: "Non parlavo italiano, non parlava francese così ci baciammo e facemmo l'amore". Chapeau! "Per Luca feci una follia - scrive -. Il segno che avevo perso il contatto con la realtà". Jet privato a parte, il 25 aprile 2007, Marin la mise alle strette: "O vieni con me in Italia o ti lascio". Lei scelse l'amore, nonostante le Olimpiadi di Pechino alle porte e nell'estate del 2007 lasciò la Francia (e Philippe Lucas, il suo allenatore che tanto l'aveva fatta vincere) per trasferirsi a Torino così da essere più vicina al suo Luca. Ma non furono rose e fiori. "Andai a vivere da Durante e la moglie, una borghese con la puzza sotto il naso che si vestiva di paillettes". Il presidente de LaPresse le organizzava la vita: "Ma faceva finta – scrive la Manaudou – in realtà mandava solo i paparazzi quando uscivo con Luca, guadagnandoci sopra". Dalla padella finì nella brace.
Senza contare che Laure ebbe una sorpresa dal suo Luca. E anche qui, i risultati non sono da record: "scoprii il suo vero volto di macho e la sua gelosia eccessiva". Poi venne fuori il rapporto ambiguo che aveva con Federica Pellegrini: "Non capivo perché Luca ricevesse in continuo suoi sms, per qualsiasi cosa. Lei gli scriveva per dirgli dov'era, cosa faceva, dove andava. Quando gli chiedevo spiegazioni, mi diceva che erano solo amici". Le spiegazioni gliele diede il giornale scandalistico Voici quando pubblicò le foto dei due piccioncini abbracciati a bordo vasca. "Avevo voglia di vomitare, piangere, urlare e strappare gli occhi a quella bionda che si prendeva gioco di me facendomi grandi sorrisi quando ci vedevamo, per poi coccolarsi il mio ragazzo appena mi voltavo". Marin negò la tresca ma "quei preservativi in bella mostra nel suo bagno, quando invece prendevo la pillola contraccettiva" convinsero Laure del contrario: "da lì cominciai ad avere la sensazione che tutti si prendessero gioco di me".
Alla fine la storia con Marin naufragò (dopo innumerevoli liti e un incidente d'auto), LaPresse la licenziò, Laure smise prima di vincere e poi di nuotare (l'anno scorso). Nel 2008 s'innamorò di Frédérick Bousquet e con lui diventò madre di Manon: "Adoro il mio nuovo mestiere di mamma - racconta nel libro - Anche se, per sfinimento, può competere con quello di nuotatrice". Nel 2013, al quarto mese di gravidanza del suo secondo figlio, abortì, dal momento che "questo bebè di cui ho sentito il cuore battere è molto malato". E con la gravidanza interrotta terminò anche la sua relazione con Bousquet. "È incredibile come il tempo passi in fretta" scrive Laure ripensando agli ultimi dieci anni. Considerato il tipo, l'appuntamento è tra altri dieci: un peperino così non può non far parlare di sé.
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