John Galliano approda da Margiela

Quattro anni dopo l'incidente nel bar parigino che gli costò le dimissioni da Dior, Galliano torna in veste di direttore creativo del marchio belga Maison Martin Margiela. 


John Galliano: il suo nuovo look non ha niente a che vedere con quello eccentrico che lo ha reso un'icona (in foto).


E alla fine John Galliano ritornò nel jet set. Lasciò nell'armadio l'uniforme da Capitan Uncino, quella da Re Sole e chi più ne ha ne metta, s'infilò un doppiopetto blu con cravatta a pois, si fece un taglio di capelli alla Rodolfo Valentino e si ripresentò al mondo della moda. Ripulito e pronto per far parlare di nuovo di sé. Lo ripetevano da un po', le voci. "John Galliano? E chi non lo vorrebbe? Sarebbe un sogno" diceva alla stampa Renzo Rosso appena una settimana fa, all'inaugurazione di un nuovo store in Piazza di Spagna a Roma. Per una volta le voci erano attendibili: John Galliano sarà il nuovo direttore creativo di Maison Martin Margiela. E il tutto grazie a lui, Renzo Rosso, patron del marchio di abbigliamento Diesel e del gruppo OTB (Only The Brave) a cui appartengono anche Diesel Black Gold, Marni, Martin Margiela, Viktor & Rolf e Staff International, e su licenza, Dsquared2, Vivienne Westwood e Marc Jacobs.

Un impero, insomma, che si può permettere molto. Anche di riabilitare lo stilista inglese cinquantaquattrenne dopo quello che combinò il 24 febbraio 2011 in un bar parigino rischiando fino a sei mesi di carcere. John era ubriaco e si scagliò con frasi antisemite contro una coppia che filmò il tutto e poi lo denunciò. La penosa vicenda gli costò la direzione di Christian Dior, maison con cui lavorava da 15 anni. Bernard Arnault, proprietario del gruppo del lusso LVMH (di cui fa parte Dior), non ne volle più sapere di lui. I dissapori potrebbero riguardare oggi anche la proprietà del marchio John Galliano, per il quale lo stilista chiede al gruppo parecchi milioni: e la sentenza dovrebbe arrivare a novembre.

È stato Renzo Rosso a volere l'arrivo di Galliano da Maison Martin Margiela.


A suo favore c'è da dire che in questi anni Galliano ha cercato di eliminare molti dei suoi eccessi. Subito dopo l'incidente parigino, entrò in un centro di riabilitazione per mettere fine all’abuso di sostanze stupefacenti. Con la spiacevole complicazione che perse la fiducia in se stesso. Fu Kate Moss ad aiutarlo a superare la crisi quando volle lui per farsi disegnare l'abito da sposa. “Kate è molto professionale ed esigente. - dichiarò, ai tempi, lo stilista alla rivista Vogue - Mi ha dato la possibilità di tornare ad essere il vero John Galliano. Prima non riuscivo a prendere più in mano una matita. È stata lei la mia riabilitazione”. Dopo di che, a parte una breve collaborazione con Oscar de la Renta, Galliano rimase nell'ombra. 

È questa l'occasione - anche se non è ben chiaro che cosa abbiano in comune Galliano e Margiela - per il rientro in grande stile sulle passarelle. Con tanto di maschera nuova: basta capelli lunghi e stile eccentrico. Il Galliano direttore creativo del marchio acquisito da OTB cinque anni fa, ma che fu fondato alla fine degli anni Ottanta dal belga Martin Margiela, è un Galliano nuovo, dal look curato. E anche più minimalista, in consonanza con lo stile di Margiela, concettuale e senza fronzoli.

E allora, se il divo Galliano ha preso il posto di quello che veniva soprannominato "lo stilista fantasma" - dato il celebre anonimato creativo della maison belga - non resta che avere pazienza e aspettare la sua prima mossa. Alcol free, gli auguriamo


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