Arterite di Horton: sintomi, diagnosi e terapia
L’artrite di Horton, conosciuta anche con il nome di morbo di Horton, è una patologia infiammatoria dei vasi sanguigni, frequente nelle persone adulte a partire dai 50 anni. Questa patologia si localizza di preferenza sulle diramazioni sottostanti l’arteria carotidea esterna, nota anche come arteria temporale, che lascia conoscere questa malattia anche come artrite temporale.
Sintomi
I sintomi dell’artrite di Horton più ricorrenti sono febbre moderata, dimagrimento, fatica, cefalee violente a livello di una delle due tempie, dolori alla masticazione e sensibilità esagerata del cuoio capelluto. All’esame, la zona delle arterie temporali si ritrova spesso calda e arrossata associata ad una diminuzione del polso. L’artrite di Horton può provocare cecità in caso di un’evoluzione mal curata.
Diagnosi
Un esame del sangue dimostra un’infiammazione importante, in generale si osserva una velocità di sedimentazione molto aumentata. In caso di dubbio il medico può optare per praticare una biopsia dell’arteria temporale.
Terapia
L’arteria di Horton viene trattata con una terapia a base di cortisone a dosaggio decrescente. I primi risultati si ottengono già dopo alcuni giorni dall’assunzione del trattamento, mentre esso viene tendenzialmente mantenuto per uno o due anni. Date le tempistiche molto ampie, il monitoraggio avviene praticando due esami di facile applicazione: proteina C-reattiva e test degli eritrociti, per valutare la velocità di sedimentazione. Da notare l’importanza del monitoraggio della terapia, che può causare varie effetti collaterali tipici dell’assunzione a lungo periodo di farmaci a base di cortisone. Durante il trattamento è bene seguire un’alimentazione povera di grassi e sale, per evitare di aumentare la glicemia e quindi la pressione sanguigna.