Elettroshock: per la cura della depressione grave

La sismoterapia, chiamata anche terapia elettroconvulsivante è ispirata all’elettroshock utilizzato negli anni ’30. Questa tecnica consiste nell’inviare correnti elettriche leggere al cervello.

Indicazioni

La sismografia è indicata per alcuni disturbi dell’umore, come depressione agitata o grave, resistente ai trattamenti farmacologici. Questa tecnica è anche utilizzata per alcune forme di schizofrenia, ma non viene indicata in caso di depressione di medio o bassa entità. Una depressione grave non equilibrata da due trattamenti successivi rischia di non subire alcun miglioramento con un ulteriore trattamento, mentre il ricorso alla sismografia garantirà un miglioramento di circa l’80 %. Il ricorso alla terapia eletroconvulsivante per donne incinte e anziani che presentano una depressione grave comporta una migliore tolleranza rispetto ad eventuali trattamenti farmacologici.

Meccanismi

L’elettroshock consente di stabilire le connessioni neuronali. La scarica elettrica provoca una crisi convulsiva (crisi epilettica) molto corta di circa 20-30 secondi, quantità d’energia più debole di quella utilizzata per lo shock cardiaco, una lieve quantità che favorisce la ricrescita dei neuroni e delle sinapsi, consentendo ai circuiti di funzionare normalmente. Questa tecnica innesca la produzione di ormoni che favoriscono la ricrescita di cellule celebrarli e lo sviluppo di una nuova rete di connessione che migliorare il funzionamento dei circuiti, portandoli al loro stato normale. L’intervento necessita di 5-10 minuti di anestesia generale. Un’iniezione di curaro è effettuata al fine di prevenire eventuali movimenti compulsivi dei muscoli. Perdite di memoria possono sopraggiungere durante le prime sedute della terapia, ma esse si riassorbono rapidamente e scompaiono nell’arco di qualche settimana. Alcune persone, tuttavia, dimenticano definitivamente le sedute ricevute.

Svolgimento

Le sedute sono praticate a ritmo di due o tre sedute a settimana. Nell’arco di dodici sedute, l’80% dei pazienti presentante uno stato depressivo grave migliora.

Risultati

I primi risultati positivi si osservano con la diminuzione del rallentamento motorio caratteristico di una depressione grave.

Terapia di mantenimento

Una terapia di mantenimento è prescritta dopo le prime sedute del trattamento: antidepressivi o altre sedute di sismoterapia, a ritmo ridotto, una volta alla settimana, ogni quindici giorni poi ogni mese. Un arresto totale è in seguito effettuato in maniera progressiva.

Effetti collaterali

La terapia elettroconvulsivante è controindicata in caso di ipertensione intracranica, insufficienza cardiaca o feocromocitoma o in caso di antecedenti di emorragie o allergie agli anestetizzanti.

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