Cicatrici da acne: che fare?

L’acne è una patologia della pelle che tocca in particolare gli adolescenti, ma che può prolungarsi fino all’età adulta, evolvendo e provocando ripercussioni psicologiche importanti o moderate.

Definizione

L’acne è una dermatosi che, nella sua forma più grave può lasciare delle cicatrici sul volto e sul corpo. Tre forme di acne “severo” possono causare lesioni cicatriziali: acne nodulare, acne nodulare acuta e acne conglobata.

Acne nodulare

Questa forma di acne comincia durante la pubertà come forma ordinaria e si estende al collo, al tronco, alle natiche e alla base degli arti. Questa di manifesta attraverso dei comedoni, delle microcisti e dei noduli (lesioni infiammatorie profonde). Questi ultimi (di circa 5 mm di diametro) possono evolvere e divenire ascessi la cui rottura porta alla formazione di cicatrici spesso importanti.

Acne nodulare acuta (fulminante)

Rarissima, questa comincia brutalmente ed è caratterizzata da numerosi noduli infiammatori che possono evolvere in ulcere necrotiche. Questo tipo di manifestazione è accompagnata da differenti sintomi: forte febbre, dolori articolari e alterazione dello stato generale di salute.

Acne conglobata

Più frequente negli uomini e spesso confusa con l’acne nodulare questa forma può lasciare lesioni cicatriziali irreversibili sul viso e le spalle.

Processo di cicatrizzazione

Le cicatrici sono più importanti a seconda della profondità delle lesioni infiammatorie e da quanto tempo queste sono presenti. 
Il processo di cicatrizzazione di una lesione leggera legata all’acne può durare dai sei mesi all’anno. La cicatrice lasciata da una lesione infiammatorie grave può presentarsi come un piccolo avvallamento, essere di colore bianco e senza prospettive di evoluzione.

Attenuare le cicatrici

Diverse tecniche e cure estetiche permettono di ridurre le cicatrici legate all’acne, una volta che il disturbo si è stabilizzato. Queste tecniche sono applicate da medici specializzati in dermatologia. A seconda della natura della cicatrice possono essere raccomandati: un trattamento laser, un intervento chirurgico o un riempimento delle cicatrici.

Trattamento

L’acne è una malattia infiammatoria della pelle che colpisce di norma gli adolescenti. Evitare di toccare i brufoli è la prima misura precauzionale per prevenire le cicatrici. Spesso, infatti, queste sono il risultato di un trattamento inappropriato o di una cura tardiva. A seconda dell’importante delle cicatrici i dermatologi raccomandano delle creme anti età, dell’acido ialuronico (in crema, in pillole o per iniezione), il peeling (eliminazione delle cellule morte dalla pelle), luminoterapia o la microtermoabrasione. 
Il trattamento delle cicatrice non è particolarmente semplice. Diverse tecniche e diversi trattamenti, spesso costosi, possono essere proposti e permettono di migliorare l’aspetto attenuando le cicatrici, ma la loro sparizione totale e completa resta complicata. In ogni caso è importante essere prudenti e consultare un dermatologo specializzato in questi tipi di trattamento.

Peeling

Il peeling consiste nell’applicazione di una sostanza acida sulla pelle che bruciando i suoi strati più superficiali permette di colmare le cicatrici poco profonde. Questa pratica può portare effetti indesiderati e lasciare delle macchio scure sulla pelle.

Laser

Diversi tipi di laser possono essere proposti a seconda dell’aspetto delle cicatrici osservati. Il laser funzionale, ad esempio, permette il trattamento di cicatrici in piccole zone separate le une dalle altre in modo da provocare una cicatrizzazione più rapida.

Dermoabrasione

La dermoabrasione consiste nella rimozione degli strati superficiale della pelle grazie all’ausilio di un apparecchio rotatorio che assomiglia ad una piccola macina e permette in questo modo di “limare” la zona interessata in modo da renderla più liscia. Questa tecnica è abbastanza dolorosa e nella maggior parte dei casi viene effettuata in anestesia generale o locale.
Un intervento chirurgico permette la rimozione delle cicatrici più profonde.

Altre tecniche

Altre tecniche come l’iniezione di collagene effettuata all’interno della cicatrice al fine di riempirla, o la fototerapia dinamica possono essere delle soluzioni possibili al problema delle cicatrici provocate dall’acne.

Contraccettivi

Una donna affetta da acne deve consultare il suo ginecologo e scegliere la pillola contraccettiva più adatta al suo profilo ormonale, onde evitare effetti indesiderati. Infatti se numerosi contraccettivi possono migliorare la situazione, altri possono peggiorarla a causa delle loro composizione a base di ormoni sessuali. Le pillole estroprogestative a base di progestinico come il levonorgestrel o il norgestimato sono indicate.

Gravidanza

Trattamento retinoide

Le donne sottoposte a trattamento retinoide devono assolutamente evitare di restare incinte durante il periodo di trattamento e durante il mese successivo al suo arresto a causa degli effetti nocivi del farmaco sul feto. Un metodo contraccettivo efficace dev’essere preso in considerazione un mese prima, durante e un mese dopo l’assunzione di questo farmaco. Ogni mese durante il trattamento, delle analisi del sangue in cui non si riscontra gravidanza datato di meno di tre mesi dev’essere presentato al medico per il rinnovo del trattamento. L’applicazione di retinoidi locali non dev’essere effettuata durante la gravidanza.

Trattamento dell’acne durante la gravidanza

Una donna in attesa che manifesta dell’acne può affidarsi ad un trattamento locale a base di perossido di benzoile o di gluconato di zinco a partire dal 4 mese di gestazione. L’eritomicina (antibiotico) può essere utilizzato, se necessario.

FOTO:© obencem/123RF

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