Antibiotico: definizione, utilizzo ed effetti collaterali
Definizione
L’antibiotico è , per definizione, ciò che si oppone alla vita.
La scoperta dei medicinali antibiotici ha rivoluzionato in modo considerevole la medicina della seconda metà del XX secolo, grazie al loro massiccio impiego dopo la seconda guerra mondiale. Questi trattamenti hanno aumentato la speranza di vita di più dieci anni e grazie a loro, delle malattie che erano un tempo mortali sono divenute benigne o sono quasi del tutto scomparse.
Utilizzo
Gli antibiotici sono delle sostanze utilizzate per impedire lo sviluppo dei batteri nel corpo umano. Alcuni antibiotici, come la penicillina, primo antibiotico scoperto nel 1928 da Fleming, sono storicamente naturali, ma la maggior parte degli antibiotici odierni sono di origine sintetica.
Famiglie degli antibiotici
Le principali famiglie degli antibiotici sono le beta-lattamasi (che comprendono la penicillina, di cui i più conosciuti sono l’amoxicillina, l’augmentin e le cefalosporine), gli amminoglicosidi, i macrolidi, i chinoloni e le tetracicline.
Azione
L’antibiotico agisce attraverso diversi meccanismi in funzione della sua natura e mira a bloccare la proliferazione di batteri ostacolando una tappa del loro sviluppo. Gli antibiotici sono prescritti solo in caso di infezione batterica e possono essere combinato per delle infezioni più gravi.
Antibiotici e prescrizione medica
Gli antibiotici devono essere prescritti in maniera consapevole poiché i batteri sviluppano dei meccanismi di resistenza agli antibiotici facendo indebolire il loro effetto. Si stima attualmente che questa resistenza, legata in gran parte alla quantità di antibiotici utilizzati, è responsabile ogni anno di 25 000 decessi in Europa e di 23 000 negli Stati Uniti.