Cancro alla tiroide: sintomi e trattamento
I casi di cancro alla tiroide sono rari e restano principalemente dovuti ad un’esposizione a delle radiazioni o a carenze (o apporto eccessivo) di iodio. Il rischio del sopraggiungere di questa malattia è tutt’altro che trascurabile a seconda della dose di radiazioni a cui si viene sottoposti.
Definizione
Un cancro alla tiroide può essere segnalato da noduli sotto la laringe e da un ingrossamento dei linfonodi. Tra gli altri sintomi possono presentarsi difficoltà nel mangiare, respirare, parlare o un’alterazione della voce. Il trattamento del cancro alla tiroide implica una tiroidectomia, cioé l’asporto della ghiandola per via chirurgica. Trattandosi di una ghiandola endocrina, in seguito ad un’eventuale intervento, il paziente sarà soggetto ad una terapia ormonale a vita.
Proprietà della tiroide
La tiroide è una ghiandola che secerne ormoni T3 e T4 che agiscono sull’insieme del nostro corpo e sono necessari al buon funzionamento dell’organismo. Questi ormoni sono sintetizzati a partire dallo iodio proveniente dall’alimentazione e regolano delle funzioni importanti dell’organismo: la temperatura corporea, il ritmo cardiaco, il sistema nervoso, il tratto gastrointestinale, l’apparato genitale, ma anche la pelle, i capelli e le unghie.
Iodio radioattivo
Lo iodio radioattivo può essere liberato in grande quantità durante un incidente nucleare ed essere, di conseguenza, inalato o ingerito dai soggetti che vi sono esposti, arrivando così al sangue e attaccando la tiroide, organo bersaglio dello iodio che rischia di causare un cancro alla tiroide, in paticolare nei bambini.
Tale radioelemento, inalato o ingerito dalal popolazione che vi è esposta accidentalmente, contribuirà ad aumentare il tasso di radiazioni di tale popolazione, accrescendo così il rischio di cancro alla tiroide.
Perché prendere delle compresse di iodio?
La somministrazione preventiva di compresse di iodio non radioattivo permette di saturare la tiroide. In questo caso, quest’ultima non è più capace di fissare lo iodio radioattivo inalato o ingerito al momento della contaminazione. Lo iodio radioattivo viene così eliminato tramite minzione, allontanado così il rischio di cancro alla tiroide.
Le compresse di iodio sono consigliate esclusivamente sotto ordine del prefetto. Tali compresse, sotto forma di ioduro di potassio, vengono ingerite in un’unica dose da 130 mg. La somministrazione può essere rinnovata nei giorni seguenti a seconda dei casi. La popolazione occupante un’area antestanza un’installazione nucleare deve avere a disposizione dei medicinali a base di ioduro.
Posologia
Per quanto riguarda il dosaggio dello ioduro di potassio negli adulti, nelle donne in gravidanza e nei bambini al di sopra dei 12 anni, è consigliata una compressa da sciogliere in acqua.
Per i bambini dai 3 ai 12 anni si raccomanda mezza compressa e per quelli tra 0 e 3 anni un quarto.
Sintomi
Il cancro alla tiroide può manifestarsi dopo anni di esposozione a radiazioni.
Questa malattia si manifesta attraverso la presenza di un nodulo, generalemente molto duro, alla base del collo che sia accompagna ad un’infiammazione dei linfonodi del collo. Il 5 % dei noduli alla tiroide risulato essere un cancro.
Diagnosi
La diagnosi del cancro alla tiroide si effettua nella maggior parte dei casi tramite un’ecografia della zona interessata, dell’esecuzione di un agoaspirato al nodulo e dell’esame anamopatologico delle cellule. Una TAC, una risonanza magnetica o una scintigrafia della tiroide possono essere, in alcuni casi, praticate.
Nel 90 per cento dei casi i pazienti hanno una prospettiva di vita fino a 5 anni.
Trattamento
La tiroidectomia, è un intervento che si effettua in anestasia generale, e che consiste nell’asportare totalemente la tiroide, che viene effettuato nella maggior parte dei casi . In alcune situazione il trattamento può essere affiancato da una radioterapia interna. Una terapia a base di ormoni fa seguito a questi trattamenti per permettere di rimpiazzare gli ormoni che vengono naturalmente prodotti dalla tiroide, o per prevenire una ricaduta nela malattia a partire dalle cellule rimaste.
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