Come funziona la Terza Prova?
Dopo la prima e la seconda prova, gli scritti di questa maturità 2017 arrivano all'ultimo atto con il temuto "quizzone", diverso da scuola a scuola. Ecco come funziona la Terza Prova.
Ultimo atto per gli scritti di questa maturità 2017 con gli oltre 550mila maturandi italiani alle prese, nella giornata di lunedì, con la Terza Prova. Arrivato, infatti, anche il giorno del temuto "quizzone" che fa la sua comparsa tra i banchi delle scuole italiane dopo la prova d'italiano e quella caratterizzante del corso di studio e che sarà seguito dalla pubblicazione dei risultati dei tre scritti e quindi dagli orali.
L'ultimo scritto - a differenza dei due che l'hanno preceduto - non è ministeriale e, a formularlo, ci hanno pensato i commissari interni delle singole classi che, oltre a scegliere la tipologia delle domande da inserire (quesiti a risposta libera, domande a risposta multipla, problemi a soluzione rapida o analisi di casi pratici e professionali), hanno avuto carta bianca nella decisione delle materie.
La norma generale, comunque, prevede che, nella Terza Prova, si proponga una trattazione di non più di cinque materie ma la modalità più gettonata in passato si è limitata a quattro argomenti affrontati con una formula "mista", vale a dire con domande chiuse e aperte affiancate a problemi sintetici a rapida risoluzione. Dopo questa prova - che dura tra una e due ore - la commissione inizierà quindi la correzione dei tre scritti e chi avrà accumulato almeno trenta punti complessivi potrà accedere alle prove orali per le quali si potranno ricevere, al massimo, altri trenta punti per un totale di 60.
Se la somma degli scritti sarà inferiore, invece, "semplicemente" per il candidato non si apriranno le porte della discussione orale: una sorte che, nel 2015, ha riguardato addirittura un maturando ogni 200.