Ashley Graham: senza veli per V Magazine

Ashley Graham, la modella curvy più famosa delle passerelle, posa nuda per V Magazine e si racconta in una biografia per ribadire che "la mia cellulite non definisce il mio valore". 


Ashley Graham si mette a nudo. La 29enne modella curvy più famosa al mondo che, esibendo con orgoglio i suoi chili di troppo ha rivoluzionato le passerelle della moda, lo fa posando senza veli (o quasi, inguainata com’è in una retina nera) davanti all’obiettivo del fotografo Mario Sorrenti per V Magazine e lo fa raccontandosi a parole nella sua autobiografia (A New Model: What Confidence, Beauty, and Power Really Look Like) in uscita nelle librerie americane il 9 maggio. Lo fa perché ha fatto pace con se stessa e “Se donne come me mostrano fiere il loro corpo, credo che ragazze più giovani possano vedere queste foto e dire ‘Chissenefrega del mio aspetto!’”.

Insomma, lo fa per amor proprio e non solo. Lo fa per ribadire che “la mia cellulite non definisce il mio valore” ma anche per spiegare che arrivare a questa consapevolezza non è stato facile, “disgustata” com’era dal suo corpo durante l’adolescenza. Racconta che “quando ho mostrato a mia madre i primi segni di cellulite, lei mi ha mostrato i suoi, mi ha fatto capire che tutte li abbiamo, e che è un ‘non-problema’. Io ero terrorizzata del mio aspetto, lei mi ha insegnato cosa conta davvero nella vita. Servono più modelli di vita così”.

Servono davvero, in una società dove la cellulite è considerata una malattia e le modelle taglia 38 sono (da troppi) ancora considerate in carne. Ecco perché il servizio senza veli e la biografia di Ashley sono destinati a far rumore. Perché Ashley Graham non ha paura di esporre il fianco, di raccontare un’infanzia e un’adolescenza tormentate, segnate dalle violenze subite dal padre - “I suoi insulti verbali mi hanno procurato più ferite delle sue violenze fisiche (…). Era davvero un esperto. Mi aveva soprannominato ‘Duh’ (ma davvero?) perché riteneva che non fossi abbastanza intelligente” - e le molestie sessuali inflitte dai bulli: “Mi fece vedere il suo membro virile e mi ordinò di toccarglielo - racconta ricordando il figlio di amici -. Dopo aver ubbidito, fui molto spaventata e scappai via dalla stanza”.

E ancora: racconta le prime esperienze con gli uomini, di cui non si fida ma che ricerca più di ogni altra cosa. Racconta il suo primo ragazzo che un giorno la lasciò “perché non vuoi fare sesso con me. E temo che un giorno diverrai grassa come mia madre” e il più importante, Carlos, violento e alcolista: “Una volta sono stata costretta a chiudermi a chiave nel bagno. Aveva preso un coltello da cucina e mi aveva inseguito per tutto l’appartamento, minacciando di uccidermi”. E racconta lo sbarco dal Nebraska a New York, la vita in difficile equilibrio tra passerelle, droga e sesso. Infine racconta la risalita della china: l’incontro nel 2009 con Justin Ervin, il suo futuro marito, la realizzazione professionale e, infine, la felicità. Senza dimenticare mai le sue origini, però: “Non importa quale sia il tuo lavoro, devi fare le cose sempre un po’ diversamente se sei una ragazza con qualche chilo in più. Nella mia vita ho dovuto costantemente giustificare le mie scelte. Ma questo potrebbe essere il segreto del mio successo”.

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