Non una di meno: l'8 marzo e lo sciopero mondiale delle donne
La Festa della Donna? Inizia con uno sciopero globale e tante iniziative per chiedere, finalmente, la parità. Ecco come partecipare e le iniziative in Italia.
“Ancora con questa storia dell'8 marzo? Non sai che è solo la festa dei venditori di mimose?”. Alzi la mano chi non si è mai sentita rivolgere parole del genere, da un uomo ma spesso anche da una donna che ormai associa la Festa della Donna a una trovata commerciale. La manifestazione di quest'anno, organizzata dalla rete mondiale Ni Una Menos, riporta la festa della donna al suo significato originario: un giorno di lotta per i propri diritti, troppo spesso calpestati. E lo fa alla grande, con manifestazioni e scioperi generali indetti da molte sigle sindacali in 40 paesi del mondo.
L'onda è partita qualche mese fa dall'Argentina, in seguito alla brutale uccisione di una giovanissima, Lucía Pérez, che ha portato le donne in piazza, ed è continuata in Polonia, per proteggere il diritto all'aborto, minacciato dal governo. La rete si è poi estesa fino a coinvolgere gran parte dell'Europa, dell'America Latina, Russia e Australia e la Women’s March di Washington, protagonista delle recenti proteste contro Trump. In Italia, la sede locale Non Una di Meno ha organizzato per l'8 marzo un fitto calendario di iniziative, per rivendicare, tra gli altri, il diritto alla salute sessuale e riproduttiva, la tutela della maternità e la fine della violenza ostetrica, un maggior impegno nella lotta al femminicidio e migliori condizioni per i centri anti violenza, uguaglianza di condizioni lavorative e salariali, un welfare più equo e che non si scarichi sulle donne, l'educazione alla parità nelle scuole.
Tra le manifestazioni più importanti raccolte sotto l'hashtag #lottomarzo (il calendario completo è consultabile sul sito dell'associazione o sulla pagina Facebook), un corteo serale a Milano, con concentramento alle 18 sotto il Pirellone, e un altro a Roma, con appuntamento alle 17 davanti al Colosseo. Sono previste anche assemblee nelle scuole, presidi e performance artistiche, da Bolzano fino a Catania. I partecipanti sono invitati a rendersi riconoscibili vestendosi di nero, con un dettaglio fucsia, colori che richiamano il logo del movimento. L'iniziativa di maggior impatto è però sicuramente lo sciopero generale, promosso da molte sigle sindacali per 24 ore, rivolto sia alle lavoratrici che ai lavoratori sensibili alla causa, a cui possono partecipare anche i non iscritti, del settore pubblico e del privato. Lo sciopero ovviamente coinvolge anche il lavoro domestico e di cura, che si ferma per tutto il giorno.
E le mimose, che, anche se in poche se lo ricordano, un tempo erano il fiore delle partigiane? Meglio lasciarle sui rami, per una volta. E onorare le nostre nonne scendendo in piazza.