Vincitori Grammy 2017: Adele trionfa e idolatra Beyoncé
La vera protagonista dei Grammy Awards 2017 è stata Adele. Da segnalare anche le esibizioni di Lady Gaga, Bruno Mars e la "prima uscita" di Beyoncé con pancione. Niente premi per Laura Pausini, Andrea Bocelli e Morricone.
Staples Center di Los Angeles. I Grammy Awards 2017 hanno visto trionfare Adele, che non solo porta a casa 5 premi (Album dell’anno, Disco dell’anno, Canzone dell’anno, Miglior Album Pop, Miglior Perfomance Pop), ma apre la serata al meglio, nonostante qualche esitazione iniziale dovuta alla tensione mista a qualche problemino tecnico.
Delusione per i fan della grande favorita Beyoncé, che vince "solo" due statuette (per il Best Urban Contemporary Album e Best Music Video per Formation), ma che si fa notare per la sua prima esibizione con il pancione, che non le ha impedito una performance memorabile. Adele le rende omaggio dichiarando che il suo ultimo album (Lemonade) è "un lavoro monumentale" e aggiunge "Noi artisti ti vogliamo bene. Tu sei la nostra luce". La sportività regna.
Oltre alle due regine altro pluripremiato è David Bowie, deceduto il 10 gennaio 2016, che riceve 5 premi postumi, tra cui quello per la Miglior Canzone Rock per Blackstar.
Tra gli altri vincitori, invece spuntano Drake, con Hotline Bling come migliore canzone rap, e Justin Timberlake con Can't stop the feeling, che si aggiudica il premio di miglior canzone scritta per un film.
La serata è trascorsa all’insegna della buona musica e di tributi a grandi artisti come George Michael e Prince. Da segnalare le performance di Bruno Mars e i Time che hanno cantato Jungle Love, The Bird e Mets Go Crazy, e Lady Gaga, che dopo lo strabiliante show dell’halftime al Super Bowl, torna a brillare (problemi tecnici a parte) esibendosi insieme ai Metallica.
Delusione per i nostrani. Laura Pausini e Andrea Bocelli, la prima candidata per il Best Latin Pop Album (premio che va a Un besito màs, di Jesse & Joy)e il secondo per il Best Traditionale Pop Vocal Album, tornano a casa a mani vuote. Idem per Ennio Morricone, candidato per La Migliore Composizione Classica con L’Ultima diligenza di Red Rock e Migliore Colonna Sonora con The Hateful Eight (grammy che va invece alla colonna sonora di Star Wars: il risveglio della forza).
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