Alta Moda parigina: l'Haute Couture della Primavera 2017
Il debutto nell'Alta Moda di Maria Grazia Chiuri per Christian Dior si svolge in un magico labirinto di bosso allestito nel giardino del Museo Rodin con una sfilata dedicata all'eleganza più classica e al ricordo di Franca Sozzani. "Come potevo non farlo?" chiede, semplicemente, la nuova Direttrice Artistica della maison parigina mandando sul catwalk versioni dei classici (in primis il mitico tailleur Bar che quest'anno compie 70 anni) reinterpretate in chiave moderna e alternandole ad abiti elaboratissimi e preziosi. Il risultato è un'Haute Couture misteriosa e ricercata che mette in chiaro, fin dalla prima modella in pedana, il "nuovo New Look" della maison.
Alta Moda parigina: l'Haute Couture della Primavera 2017
L'Alta Moda di Parigi porta in passerella le tendenze Haute Couture per la Primavera/Estate 2017. Taglio del nastro con Elsa Schiaparelli poi Christian Dior, Scognamiglio e Ralph&Russo.
Alta moda in passerella a Parigi dove, da domenica 22 a giovedì 26 gennaio, si susseguono le tendenze dell'Haute Couture per la Primavera/Estate 2017. In attesa del fischio d'inizio delle Sfilate Moda donna dedicate al prêt-à-porter via libera, così, alle proposte dell'alta sartorialità per l'imminente stagione calda.
A tagliare il nastro della Fashion Week dedicata alle proposte primaverili è stata la Maison Rubih Kayrouz seguita a stretto giro da Elsa Schiaparelli che, rientrata nell'elitario circolo dell'HC dopo una sosta, ha sfilato con la collezione Chinoiserie at heart presentata allo storico indirizzo del 21 di Place Vendôme.
Qui la griffe Schiaparelli, che nel 2017 festeggia i suoi 90 anni d'attività, ha portato in scena i dettami di un'opulenza ricercata con tante incursioni nell'ironia e nella semplicità che - storicamente - hanno scritto il DNA della casa di moda e che continueranno a farlo per la prossima stagione calda grazie al giusto mix di linee avvolgenti e dettagli preziosi.
Non solo lei, però: ecco le sfilate più belle dell'Alta Moda di Parigi.
Francesco Scognamiglio: omaggio a Lady Diana
Una malinconica fiaba di eleganza e classe, ecco la collezione Francesco Scognamiglio (la seconda linea di Alta Moda firmata dallo stilista originario di Pompei) che ha riportato nella Parigi dell'Haute Couture la voce di Lady Diana utilizzando frasi estratte dalle ultime interviste della Principessa Triste per la colonna sonora dell'applauditissima presentazione. E alla suocera di Kate Middleton era, infatti, dedicata tutta questa linea, capace di unire pantaloni dal taglio sartoriale a giacche preziose, semplici gonne a tubino a bluse elegantissime alternando i capi più quotidiani agli immancabili abiti da gran sera.
Ralph&Russo: sofisticata opulenza
Sofisticata e opulenta, la collezione Ralph&Russo che ha sfilato sulle passerelle dell'Alta Moda a Parigi è il vero emblema dell'Haute Couture dove non mancano i volumi eccessivi, le forme pronunciate e i tratti quasi tracotanti nella loro cura minuziosa. Un esempio tra i molti? L'abito rosso acceso caratterizzato da una gonna a balze impalpabili e impreziosito da un elaboratissimo corpetto che strizza l'occhio alla contemporaneità giocando con un prezioso vedo-non-vedo.
Giambattista Valli: nuvole di tulle e asimmetria
Nuvole leggere di tulle, abiti fruscianti e dilagante asimmetria: ecco i tre ingredienti segreti (e vincenti) della sfilata parigina di Giambattista Valli che conquista le pedane della Ville Lumière con un tripudio di stoffe ricercate e dettagli sartoriali. Il risultato è una collezione impossibile da non applaudire dove l'eccesso è all'ordine del giorno e dove il know how fa davvero la differenza.
Yuma Nakazato: colori dal Giappone
Con una collezione incentrata sulle contaminazioni e sulle suggestioni inedite, guarnite da una buona dose di ironia e colori in libertà, il designer giapponese Yuma Nakazato è stato tra i protagonisti della prima giornata dedicata all'Alta Moda parigina portando in passerella una linea originalissima basata sull'incontro tra Oriente e Occidente e impreziosita da dettagli mai banali come le piume, vere e proprie protagoniste (a sorpresa) in pedana.
Iris Van Herpen: eclettismo in passerella
Iris Van Herpen porta in passerella all'Alta Moda di Parigi la collezione Between the line e lo fa puntando i riflettori su connubi di texture inediti, tagli futuristici e dettagli marinareschi. Il risultato di questo mix inusuale sono gli abiti creati dalla giustapposizione di materiali plastici e seta, di particolari luminosi e tessuti più tradizionali, dove eclettismo è la parola d'ordine.
Chanel Haute Couture: Lily Rose Depp e il voile
A Parigi nella galleria degli specchi sfila l'Haute Couture di Chanel che rilegge la moda anni 20 in un tripudio di voile, tagli sotto il ginocchio, modelli a sirena (rigorosamente morbidi), piume, tulle e luccichii. E in pedana, per la regia (al solito, magnifica) di Karl Lagerfeld sfilano le top model più applaudite del globo ma ad incantare l'affollato front row è Lily Rose Depp che, testimonial beauty della griffe, veste i panni dell'indossatrice in una nuvola rosa che resterà a lungo impressa come sinonimo dell'Alta Moda per la Primavera/Estate 2017.
Alexis Mabille: Alta Moda velata
Da quando ha lanciato la sua prima linea di abiti da sposa, Alexis Mabille non sembra poter più fare a meno dei veli e delle velature. Nessuna eccezione nemmeno per la collezione d'Alta Moda che, presentata nel calendario dell'Haute Couture di Parigi, è stata caratterizzata quasi per intero dalla presenza di tessuti impalpabili e arerei, capaci di donare un tocco di fascino misterioso agli abiti declinati sui colori più accesi.
Julien Fournié: femminilità in pedana
Fregiato, da quest'anno, del "marchio" Haute Couture (con Schiaparelli) anche Julien Fournié ha sfilato da protagonista nella Parigi dell'Alta Moda con una linea creata per omaggiare la silhouette femminile e, contemporaneamente, la femminilità tout court. Gli ingredienti del successo? Abiti bustier e strascichi, veli drappeggiati e colori inediti, il giusto mix per definire i tratti della moda Alta e contemporanea.
Maison Margiela: la decostruzione di John Galliano
Decostruzione è la parola chiave di John Galliano che, per Maison Margiela alla Settimana dell'Alta Moda di Parigi, porta in passerella una collezione capace di essere - allo stesso tempo - futuristica e retrò, provocante e classica. Ed è proprio tra gli abiti lacerati e i cappelli bon-ton che si subodora la grandezza del genio creativo, capace di stupire (e d'invitare alla riflessione modaiola) anche nell'Haute Couture.
Giorgio Armani Privé: Orange is the new Black
Ode all'arancione in salsa orientaleggiante e asimmetrica per Giorgio Armani Privé pronto a conquistare Parigi con la sua linea d'Alta Moda caratterizzata dal colore, caldo e inconsueto. "Può sembrare un azzardo - ammette Re Giorgio in un backstage caratterizzato dalla consueta attenzione ai materiali di pregio - ma può anche diventare un importante segno distintivo". E così pare che sia, almeno per il front row dal quale applaudono dive del calibro di Nicole Kidman e Isabelle Huppert. Orange is the new black?
Elie Saab: incanto in passerella
Incanto in passerella per la nuova collezione d'Haute Couture firmata Elie Saab che, in quel di Parigi, porta (ancora) il suo stile ispirato alle favole declinandolo in chiave Alta Moda e giocando con i tessuti preziosi, le trasparenze e i ricami d'oro. Il risultato è una linea che ha un'aura fatata e che si declina su una palette cromatica che ben si adatta alla Primavera/Estate.
Jean Paul Gaultier: cappelli e stile retrò
Accessori protagonisti assoluti nell'Alta Moda firmata Jean Paul Gaultier che, presentata a Parigi, ha svelato la grande attenzione a cappelli, copricapi (anche in versione turbanti) e ispirazioni evidentemente retrò. Su tutto s'impongono gli abiti a sirena dai dettagli ricercati, capaci di centrare l'attenzione sulla silhouette femminile.
Viktor&Rolf: volumi in technicolor
Balze, volant e volumi extra sulla passerella parigina di Viktor&Rolf che riscopre l'Alta Moda più classica e sfarzosa giocando sull'ampiezza delle gonne e sulla cura dei dettagli (proposti in chiave quantomai preziosa). Occhi puntati in primo luogo sugli abiti che, scenografici, appariscenti e preziosi, animano un sogno fashion in technicolor.
Zuhair Murad: vivacemente Haute Couture
Colori protagonisti anche sulla pedana Haute Couture di Zuhair Murad che, a Parigi, ha portato il viola, il fucsia e il verde acceso alternando queste tonalità calde e vivaci con dettagli preziosi e luminosi. Il tocco in più? L'attenzione costante alle asimmetrie, capaci di regalare un tocco decisamente moderno anche agli abiti più classici.
Valentino: dee greche per Pierpaolo Piccioli
Pierpaolo Piccioli, solo al comando creativo della maison Valentino, conquista Parigi celebrando l'Alta Moda e paragonandola alla mitologia greca. Per questo, nella sua prima collezione in solitaria, Piccioli propone sul catwalk 59 modelli ispirati (per grazia, tagli e impalpabilità) all'abbigliamento delle dee greche che lo lanciano, immediatamente, nell'Olimpo dell'Haute Couture.
Antonio Grimaldi: ode all'amore
Antonio Grimaldi debutta a Parigi nelle fila dell'Haute Couture con una collezione che si presenta come un'ode all'amore e un omaggio alla Dea Afrodite. I tessuti sono fluidi e impalpabili, gli abiti fruscianti e la sapienza sartoriale innegabilmente protagonista, insomma: trenta uscite in pedana accolte da altrettanti applaudi spontanei che consacrano il designer tra i nomi di punta del Made in Italy e dell'Alta Moda di oggi.