Tom Hanks a Roma: il protagonista di Inferno infiamma la capitale
Tom Hanks, protagonista di Inferno, ha inaugurato la cerimonia d'apertura della Festa del Cinema di Roma. Il nostro incontro con l'attore.
In occasione dell’uscita in sala di Inferno, il film diretto da Ron Howard di cui è protagonista, Tom Hanks è intervenuto alla Festa del Cinema di Roma per presentare il film d’apertura della kermesse capitolina (Moonlight) e per ricevere il premio alla carriera consegnatogli da Claudia Cardinale.
Quella che si è svolta il 13 ottobre è stata, a tutti gli effetti, una cerimonia d’apertura, anche se la modalità scelta da Antonio Monda, il direttore artistico, non è quella di un festival canonico. Non esistono giurie ma solo premi del pubblico, così come non esistono madrine, o cerimonie e cerimoniali. Solo una cosa è stata preservata della struttura originaria del festival, il red carpet. E il tappeto rosso della giornata d’apertura della Festa del Cinema è stato inaugurato proprio da Tom Hanks.
Un divo di Hollywood. Due premi Oscar all’attivo e una carriera folgorante, che lo ha portato a lavorare con i più grandi registi che lui, giustamente, chiama solo per nome quando incontra il pubblico del festival e gli addetti ai lavori: “perchè Clint gira così” oppure “Steven, quando eravamo sul set del Ponte delle Spie…” e ancora “Ma si, Bob è sempre stato concentrato su questo aspetto durante le riprese”. Eastwood, Spielberg, Zemeckis. Tre grandi dell’Olimpo Hollywoodiano, amici e conoscenti di Tom Hanks.
Cordiale e disponibile ha risposto anche alle domande della stampa, soprattutto sul circo mediatico riferito alle elezioni presidenziali, su cui non si è risparmiato, definendole con un termine decisamente poco decoroso.
Si è dichiarato poi amante del cinema italiano, da Fellini e Otto e mezzo che non capiva quando lo vide al cinema la prima volta, raccontando il tutto con un colorito accento italiano sul suo inglese perfetto. Un omaggio, e un po’ una burla, per far ridere i presenti in sala che si sono divertiti molto a vederlo in difficoltà quando una giornalista russa gli ha chiesto la soluzione per la guerra fredda fra i loro due paesi: “Non mi pagano abbastanza per poter rispondere ed evitare un conflitto bellico. Sarò molto diplomatico però, non sono meravigliosi i nostri due popoli e non dovremmo andare tutti d’accordo?”.
Tom Hanks ci ha confidato inoltre che i suoi nipoti non sanno che lavoro faccia, né quanto sia famoso: “Al massimo riconoscono la mia voce nel doppiaggio originale di Toy Story, ma per il resto non sanno chi sia il loro nonno al di fuori della famiglia. Io adoro parlare con loro, sono più divertenti di Fellini”.
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