Giornata Internazionale: quella della Pace (a parole) è il 21 settembre
Il 21 settembre è la Giornata Internazionale della Pace: istituita dall'Onu nel 1981 oggi riempie i social di buoni pensieri, citazioni e (troppi) pochi propositi.
La giornata internazionale della pace cade alle porte dell’autunno, il 21 settembre, mentre nel mondo le notizie di guerra sono in pole position nei notiziari. In Siria, dove la tregua tra le parti non tiene e il braccio di ferro schiaccia civili innocenti e si scaglia su convogli umanitari; in Libia, dove in mezzo a una guerra due italiani sono stati rapiti per essere venduti e sostentare quella guerra; negli Stati Uniti, dove lupi solitari infarciscono pentole di esplosivi e provano a fare stragi. Nelle strade di Tolone, dove un paio di short scatenano risse, nelle famiglie, dove gli uomini continuano a uccidere le donne. Perfino in rete dove donne come Tiziana Cantone non sopravvivono alla gogna virtuale.
L’elenco potrebbe andare avanti per pagine e pagine - e le recriminazioni all'Onu, che nel 1981 ha fissato la data nel mondo pure - ma, almeno il 21 settembre, sarebbe il caso di riflettere sulle parole di uno come Nelson Mandela, premio Nobel in materia: “La pace non è un sogno, può diventare realtà. Ma per costruirla bisogna essere capaci di sognare”. Il punto è che di questi tempi, i sogni sono più relativi che mai e manca la voglia di realizzarli.
Mentre Facebook s'inventa un doodle, su Twitter l’hashtag #giornatadellapace diventa uno dei trend topic. Ad ascoltare i cinguettii, però, la solfa va da un estremo all’altro e tra massimi e minimi sistemi, in pochissimi citano, per esempio, i profughi nelle nostre città, gli ordinari episodi di razzismo, bullismo e maschilismo che troppo spesso sfociano in funerali che potrebbero essere evitati, se si sognasse e provasse a costruire un po' di pace, tutti i giorni.
C’è chi pensa “ad Aleppo e alle decine di focolai sparsi nel mondo. Hanno bisogno di risposte di cambiamento concrete” e chi fa un fioretto: “oggi è proprio la giornata della pace tanto che non mi arrabbio con Riccardo Montolivo...bravo capitano, bella partita ieri!”. C’è chi invita a riflettere: “giornata della pace... soprattutto con se stessi”; “Almeno per un giorno evitate i selfie”; “Pace: guardare l'altro come un fratello, senza 'se' e senza 'ma'. L'uomo vale più delle sue opinioni e dei suoi sbagli”. E c’è chi fa dell’ironia: “Oggi è sia la giornata dell'alzheimer che la giornata della pace. Coincidenza?!”. C’è anche chi fa il verso alle parole di Papa Francesco che da Assisi ha ribadito che “Dio è Dio di Pace” e “Non esiste un dio di guerra”: ebbene, si chiede (e poi si risponde) un utente: “da 48 anni la Chiesa invita a pregare per la Pace. Forse inutile rito. Non per chi coltiva ogni giorno la Speranza”.
Insomma, tra il serio ed il faceto, la pace in salsa social si coltiva nel cuore e si sogna nel mondo. Propositi lontani, però, dai piccoli gesti concreti che ciascuno di noi può compiere, tutti i giorni e che potrebbero costruirla, quella pace che, per ora, si celebra solo un giorno all’anno. E solo a parole.