Riflessioni sul bullismo: quando a farle è un’ex bulla
Greta, 16enne che l'anno scorso prendeva a schiaffi una compagna disabile, ha scritto le sue riflessioni sul bullismo alla 12enne che qualche giorno fa ha tentato il suicidio perché bullizzata.
Le riflessioni sul bullismo di Greta, 16 anni, di Varallo Sesia, nel Vercellese, fanno riflettere per più d’un motivo: perché è un ex bulla e perché le ha inviate a una 12enne che qualche giorno fa ha tentato il suicidio per colpa di un branco di bulli. Nemmeno 40 anni in due, le ragazzine protagoniste di questa vicenda potrebbero smuovere il velo di omertà che troppo spesso porta vicende di ordinaria derisione tra adolescenti ad estreme conseguenze.
I fatti: il 18 gennaio una mamma di Pordenone ha trovato sua figlia in cortile, si era appena buttata dalla finestra della sua camera, al secondo piano, dopo aver scritto due lettere. Una per chiedere scusa ai genitori, l’altra per urlare ai compagni di classe: "Adesso sarete contenti". A salvarle la vita la tapparella su cui è rimbalzata. "Oggi dovevo tornare a scuola dopo la malattia, ma io non ce la facevo a rientrare in quella classe. Avevo paura di urlare al mondo i miei timori e così ho deciso di farla finita" ha mormorato al vicino di casa che l’ha soccorsa per primo. Ricoverata all’ospedale di Udine per qualche ferita e fratture al tallone l’ha scampata. “Mi dicevano: ucciditi. Perché non ti uccidi?", ha raccontato ai media nei giorni seguenti, rivelando come il bullismo le arrivasse via WhatsApp, tramortendola.
Come dev’essersi sentita tramortita la vittima di Greta, la ragazza disabile che l’anno scorso fece indignare l'opinione pubblica per quel video in cui veniva picchiata da una compagna di classe dell’Istituto Alberghiero di Varallo Sesia. La stessa che oggi ha preso carta e penna e ha scritto le sue riflessioni sul bullismo all’amica sconosciuta perché "La tua storia è arrivata a commuovere tutti, perfino me…”, dove in quel “me” c’è la consapevolezza di che cosa significhi stare dalla parte del torto, in attesa di conoscere quali conseguenze penali avranno schiaffi inferti senza pietà e senza motivo.
“Mi dispiace sapere che tu abbia pensato di dover fare quel gesto di disperazione” continua la giovane che a forza di riflessioni sul bullismo ha capito come “nella vita i più fragili pagano sempre le conseguenze", il fatto, spiega Greta alla 12enne ancora in ospedale, è che “nella vita tutti sbagliamo ma l’importante è rialzarsi sempre”.
Come d’altra parte sta imparando a fare lei, decisa a voltare pagina: "Mi dipingono come un mostro, ma io vorrei una seconda possibilità", scrisse in una lettera inviata qualche mese fa al suo legale, l'avvocato Alessandra Guarini, per dire alla sua vittima di essere "molto pentita". Un pentimento che, con le parole messe in fila per l’ultima vittima di bullismo, è diventato di pubblico dominio e, si spera, contagioso.
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