Taglio cesareo: d’urgenza, elettivo, iterativo

Il taglio cesareo può essere eseguito d’urgenza se ci sono rischi per la mamma o il feto ma può anche essere programmato (elettivo) o iterativo, se segue uno – o più - parti analoghi.

Taglio cesareo: esistono tre modalità per la nascita in sala operatoria e sono il cesareo d'urgenza, quello elettivo e quello iterativo.


Taglio cesareo o parto naturale? Il dubbio è molto comune e, malgrado i (presunti) vantaggi del parto vaginale e i consigli dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che lavora alacremente per ridurre il numero di nascite in sala operatoria, sono molte coloro che decidono di far nascere i propri figli con questa modalità. E la modalità in questione è quella che prevede la nascita in sala operatoria dove, dopo aver praticato un’anestesia locale alla madre, il feto viene estratto tramite un’incisione addominale (normalmente della lunghezza di 6 o 7 centimetri) che viene effettuata nella zona soprapubica e arriva fino all’utero nella sua zona meno vascolarizzata. 

Non tutti i cesarei, però, sono uguali e le loro principali differenze dipendono dalle cause che li rendono necessari. Il più comune, infatti, è il cesareo d’urgenza che si rende indispensabile all’ultimo momento e viene effettuato in travaglio quando sopraggiungono anomalie o problematiche improvvise. Ecco, invece, cosa sono il taglio cesareo elettivo e quello iterativo. 

Parto cesareo programmato (o elettivo)

Il taglio cesareo, infatti, può essere programmato e questo avviene principalmente per due ragioni. In primo luogo, infatti, la futura mamma può sceglierlo – durante la gravidanza - come la modalità preferita per far venire al mondo suo figlio, ma questo - ed è il secondo caso - almeno nelle strutture sanitarie pubbliche è generalmente possibile solo quando si conoscono anticipatamente alcune condizioni (materne o fetali) che renderebbero il parto naturale impossibile (come placenta previa centrale e bassa, malformazioni uterine, anomalie del bacino materno): si parla, in questo caso, di cesareo elettivo. 

Secondo cesareo: iterativo

Un altro caso frequente che può portare alla decisione di programmare un taglio cesareo è quello del cosiddetto cesareo iterativo vale a dire quello che si verifica quando la futura mamma si è già sottoposta a un primo parto con queste modalità. Negli ultimi anni, comunque, la necessità di ricorrere obbligatoriamente ad un secondo cesareo dopo il primo è stata oggetto di lunghi dibattiti nel mondo medico e oggi l’opinione più diffusa è quella secondo la quale, se sono trascorsi almeno 36 mesi dal primo cesareo, è possibile tentare il parto naturale dopo un cesareo.

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