Dieta metabolica: funziona? Esempio di schema
Dieta del metabolismo per body building
Nel body building a quel punto tutti conobbero e apprezzarono questo regime alimentare, che tutt’ora è molto usato da chi pratica pesi in palestra. Al centro, proprio quella alternanza tra il consumo di carboidrati e grassi assicurata da particolari piani alimentari: negli Stati Uniti è una delle diete più seguite anche dalla popolazione, complici anche le dichiarazioni di Di Pasquale, il quale spiega che il suo regime permette di perdere massa grassa senza intaccare la massa muscolare.
Facendo questo però va a contraddire una convinzione nutrizionale assodata da molti esperti. Secondo Di Pasquale infatti i grassi saturi non sono così pericolosi, specie nel suo regime alimentare. Questo gli ha fatto guadagnare non poche critiche, perché di fatto parliamo di una dieta low-carb, creata per avviare quello che chiama uno shock metabolico determinante per la perdita di peso. Ma quali sono le fasi che portano a tutto questo?
Lo schema della dieta metabolica
Segue quindi un periodo di lenta reintroduzione di diversi tipi di carboidrati, che pian piano salgono al 30% del pasto, a discapito delle proteine. Queste due fasi, come esplicita il medico, non sono esenti da rischi e disturbi, come cefalea e astenia, senza contare che va seguito un rigido progetto di mantenimento, a seguire. Rischi importanti poi per chi è affetto da una qualche patologia cardiocircolatoria, motivo per il quale il conteggio dei rischi e dei pregi va attentamente compreso. Quali sono infatti i pro e i contro di questo regime alimentare così amato?
La dieta metabolica funziona?
Ciò non toglie i rischi e i disturbi connessi a questo regime, comuni a molte diete low-carb. C’è inoltre da dire che la dieta originaria, pensata dal medico canadese, si associava ad un lavoro fisico molto intenso, come quello che fanno i body builder. Troppo pochi, secondo gli esperti, i carboidrati assunti: si rischia così di portare il corpo ad intaccare proprio quella massa muscolare che si vuole preservare, poi lo scarso apporto di fibre, ovvero frutta e verdura, con annessi problemi di evacuazione, e infine la scarsità di carboidrati, che avvia i processi comuni ad una dieta chetogenica. Quindi niente da fare? Assolutamente no, nel pieno rispetto della Piramide alimentare, come vedremo, c’è chi ha pensato ad una dieta metabolica.
Dieta metabolica per dimagrire: si può?
In altre parole, una dieta che parli di metabolismo, secondo i principi della dieta mediterranea e della nostra cultura di buona alimentazione. Prima di tutto si deve partire dal fabbisogno e dal dispendio energetico, secondo le linee guida scientifiche proposte a livello internazionale. Le autrici spiegano, passo passo, come siano importanti i nutrimenti (senza parlare sempre e solo di calorie!) che ci permettono di crescere, in modo sano e corretto, cosa che il nostro corpo continua a fare, per tutta la vita. Ma, non lo dimenticano, c’è chi come obiettivo non ha solo quello di nutrirsi, ma anche dimagrire. Ecco allora che sarà importante considerare tutti i modi attraverso i quali il nostro organismo spende energia. Quali sono? Il dispendio energetico totale, ci ricordano, è composto da costo energetico per il metabolismo basale, costo energetico per una attività fisica, costo energetico per la termoregolazione e termogenesi degli alimenti.
Come impostare una dieta metabolica: gli orari
Ma anche con l’orario dei nostri pasti va controllato, in modo che il processo di assimilazione influisca sui principali ormoni che regolano il metabolismo. In altre parole, ad esempio, pasta e pane, così come gli altri carboidrati, andrebbero consumati entro le 14, altrimenti ciccia (nel vero senso della parola). Viceversa, se vogliamo aumentare i nostri muscoletti, pesce e uova, carne o formaggio vanno consumati, come le restanti proteine, preferibilmente la sera. Tutto qui? No, secondo le autrici questi processi, in un processo che unisce insulina, cortisolo, ormone della crescita e zucchero, dipendono molto dal nostro stile di vita, il quale determina accumuli o scioglimenti, quindi quando si brucia e quando no. Ovvero, gli orari non valgono per tutte e per cambiare le cose bisogna capire come funziona la nostra giornata, qual è il nostro umore, quanto sport facciamo, in quale stagione ci troviamo. Certo, seguire una dieta precostituita è più facile, ma ascoltare il proprio corpo (e imparare come funziona) darà veri risultati.
Dieta per accelerare il metabolismo: il menu
Un esempio dalla dieta metabolica: orata al cartoccio
Si parte da un filetto di orata di circa 150 gr, 100 gr di fiori di broccoli e altrettanti di carote, una manciata di semi di finocchio e mezzo cucchiaino di olio evo. Le verdure, tagliate a pezzetti, vanno appena sbollentate, poi aggiunte all’orata nel cartoccio con i semi di finocchio e l’olio. Si chiude e si cuoce 5 minuti nel forno caldo a 220°.
Dieta dimagrante metabolica: il dolce
Ci costano 260 kcal, non eccessive dopotutto. E sono un dolce per l’autunno e l’inverno. Si parte da 200 gr di pere, 30 gr di cioccolato amaro fondente, ½ bicchiere di prosecco, 3 cucchiaini di zucchero e un pezzetto di scorza di limone bio. Si sbucciano e tagliano in quattro le pere, si mettono in una piccola pirofila con il vino, il limone e lo zucchero. Si fa cuocere in forno a 180° per circa mezz’ora, poi si cosparge di cioccolato tritato. Si mangiano tiepide.