Tempo di tromboplastina parziale: indicazioni e risultati

Il tempo di tromboplastina parziale serve a valutare il tempo di coagulazione. Il suo dosaggio può essere richiesto per diagnosticare un’anomalia o per tenere sotto controllo un trattamento anticoagulante.

Definizione

Il tempo di tromboplastina parziale o PTT è utilizzato nelle analisi mediche ed è misurato per conoscere il tempo di coagulazione a partire da un campione di sangue. Un tempo prolungato può evidenziare un’anomalia o l’efficacia di un trattamento.

Indicazioni

Il tempo di tromboplastina parziale può essere richiesto per un paziente affetto da trombosi o da sanguinamento anormale. Questo tipo di analisi è prescritta anche nel caso in cui il paziente segua un trattamento standard di eparina, per prevenire il rischio di trombosi. In questo caso il PTT viene misurato regolarmente e in seguito adattare il trattamento medico a seconda dei risultati ottenuti. Questo tipo di esame può, inoltre essere prescritto nel caso di un bilancio pre-operatorio nei pazienti con tendenza a sanguinolento e/o se l’intervento può provocare delle importanti perdite di sangue.

Svolgimento dell’esame

Un prelievo di sangue è richiesto per poter misurare il tempo di tromboplastina parziale. Il campione viene prelevato nella fossa antecubitale dopo l’applicazione di un laccio emostatico. Quest’ultimo dev’essere rimosso in breve tempo, in caso contrario il risultato delle analisi potrebbe essere falsato.

Risultati ed interpretazioni

Il tempo di tromboplastina parziale viene misurato in secondi e il risultato è interpretato da una segnale. Tale risultato viene considerato normale fin quando dura una trentina di secondi. Il PTT è detto allungato quando il segnale è superiore a 1.2.

Allungamento del tempo di tromboplastina parziale

L’allungamento del tempo di tromboplastina parziale mette in evidenza un tempo di coagulazione più lungo del normale, ciò è dovuto ad una carenza di fattori di coagulazione o alla presenza di inibitori. Questo segnale si traduce in malattia emorragiche (malattia di Willebrand) o dei disturbi di coagulazione (emofilia A e emofilia B) Un tempo di tromboplastina parziale allungato dev’essere egualmente ottenuto per valutare l’efficacia di un trattamento a base di eparina: il coefficiente atteso dev’essere compreso tra l’1.5 e 2.5, e può essere osservato nei pazienti sottoposti a trattamento anticoagulante, anche se la sua prescrizione non è obbligatoria.
Nel caso di un’infiammazione il PTT può rivelarsi abbreviato e ritornate al suo valore stabile non appena la causa dell’infiammazione viene eliminata.

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