L'alimentazione della dieta mediterranea: salute e ricerca

Quali sono gli alimenti della dieta mediterranea? E perché fa così bene? Per rispondere a questi dubbi è bene cercare di capire in cosa consiste questo regime di cui si parla molto.

L’istituto di ricerca alimentare Inran (Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione, oggi diventato Crea) spiega che nel 2007 una serie di nazioni che si affacciano sul mar Mediterraneo, cioè Marocco, Spagna, Italia e Grecia, hanno avanzato richiesta all’UNESCO perché la dieta tipica di questa zona limitrofa al Mare Nostrum fosse iscritta nell’elenco del patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Ci sono riusciti nel 2010 e lo sforzo congiunto di nazioni diverse ci ricorda che la nostra dieta si origina sì nel Mediterraneo, ma anche tra le acque del Tigri, dell’Eufrate e del Nilo. Il che si traduce in tanta frutta, verdura nonché (grazie al commercio con altre regioni del mondo) legumi e cereali, senza dimenticare la pastorizia. Storia a parte, per riassumere, spiega l’Inran, la nostra è una dieta basata su pane, cereali, verdura, frutta, vino ed olio di oliva.

Le ultime novità, in fatto di salute, ci dicono che la dieta mediterranea fa bene anche al cervello. Lo spiega la rivista Neurology, secondo la quale consumando almeno cinque alimenti della dieta mediterranea si rallenta l’atrofia cerebrale, ovvero il naturale processo di invecchiamento che porta ad una riduzione del volume cerebrale complessivo.

I benefici di questa dieta sono a tutto campo: gli studi hanno provato una azione benefica nel caso di malattie come l’artrite reumatoide, ma anche preventivo rispetto a tumori o diabete. Uno studio portato avanti dall’Hospital Clínic di Barcellona e pubblicato dal New England Journal of Medicine ha provato come il consumo di ingredienti mediterranei riduce il rischio patologie cardiovascolari. E non è proprio il caso di spaventarsi per la linea. Votata come una delle diete migliori al mondo, è adatta a tutti, basta imparare a frazionare i pasti, riducendoli in quantità, e a fare attività sportiva in modo costante.