Ketoconazolo: indicazioni, posologia ed effetti collaterali
Il ketoconazolo è una sostanza antimicotica mirata a combattere la proliferazione di funghi che tendono a svilupparsi a livello cutaneo.
Utilizzo
Il ketoconazolo è utilizzato per eliminare un grande numero di funghi, di diverso tipo quali: blastomiceti, candida, coccidi, criptococco, elmintosporiosi (d rechslera longirostrata), epidermophyton, geotrichums, histoplasma, paracoccidioidomicosi, malessezia (pityrosporum), candida glabrata (torulopsis).
Inoltre il ketoconazolo serve a trattare la maggior parte degli agenti micotici sotto cutanei: basidiobolus ranarum, fonsecaea pedrosoi, hendersonula toruloidea, madurella e petriellidium boydii e per i trattamenti di dermatite seborroica e tinea versicolor.
Proprietà
Trattasi di un antifungino a largo spettro. In caso di dubbi, un rapido studio in vitro dei funghi permetterà di determinare la specie di fungo di cui è affetto il paziente.
Effetti indesiderati
Il ketoconazolo è una sostanza suscettibile di provocare effetti indesiderati. Gli effetti più ricorrenti, anche se lungi dall’essere sistematici, è quello delle reazioni allergiche (che si traducono con bruciore locale, sensazione di secchezza a livello della pelle e pizzicore). Raramente è possibile osservare una caduta dei capelli e una modifica della loro consistenza (essi tendono a diventare più grassi o secchi e fragili), spesso per colore che hanno dei capelli grigi o tinti.
Farmaci a base di ketoconazolo
Il ketoconazolo si trova in commercio sotto forma di crema, shampoo, lozione e compresse. Molti i farmaci che lo contengono, tra questi ricordiamo Nizoral ®, Fidaket®, Asquam®, Triatop®, ecc. L’elenco non è esaustivo, per eventuali informazioni inerenti ai farmaci contenenti questo principio attivo rivolgersi al proprio medico o al farmacista. Si ricorda tuttavia che l'agenzia europea dei medicinali (EMA) ha sancito la sospensione dei medicinali a base di ketoconazolo che si prendono per via orale, dopo aver riscontrato alti rischi di provocare lesioni epatiche, superiori ai benefici attesi dalla somministrazione del farmaco.