Il bacio di Hayez all'asta: una passione da quasi due milioni (di dollari)

Battuto a New York dalla casa d'aste Christie’s, "Il Bacio" che Francesco Hayez dipinse nel 1867, ha raddoppiato la stima in catalogo.

Il Bacio di Francesco Hayez battuto all'asta da Christie’s è il terzo della serie.


Quasi due milioni di dollari, per la precisione 1 milione e 655mila euro: aggiudicato a un anonimo (per ora) collezionista, Il Bacio che Francesco Hayez ha dipinto nel 1867 ha lasciato tutti a bocca aperta: battuto nella prestigiosa sede al Rockefeller Plaza di New York della casa d’aste Christie’s, è stato infatti aggiudicato dopo aver raddoppiato la stima in catalogo.

D’altra parte, in mostra fino a febbraio alle Gallerie d’Italia meneghine, Il Bacio in questione (insieme agli altri 3 della stessa serie) ha attirato oltre 180mila visitatori. Tutti estimatori del maestro del Risorgimento italiano che è riuscito a condensare nell’abbraccio dei due amanti non solo l’intensità dell’amore fuggevole ma anche il clima concitato dei tempi. 

Il bacio: le tre versioni

Se, infatti, la prima versione fu commissionata da Alfonso Maria Visconti di Saliceto e poi donata alla Pinacoteca dell’Accademia di Brera, la seconda, datata 1861, fu invece dipinta in occasione dell'unificazione d'Italia su richiesta della famiglia Mylius, banchieri tedeschi trasferiti a Milano. Battuta all’asta nel 2008 dalla londinese Sotheby's per poco più di un milione di euro (per la precisione 780mila sterline), non è riuscita a raggiungere la terza, quella del record battuto da Christie’s, che Hayez realizzò nel 1867 firmandosi "Franco Hayez/Veneziano", che il granduca Vladimir di Russia acquistò lo stesso anno all’Esposizione Universale di Parigi e che poi passò nella collezione della granduchessa Elena di Russia e quindi ai discenti della famiglia imperiale. Fino a ieri, s’intende.   

Un successo inaspettato

Un successo inaspettato, dal momento che Sotheby’s lo mise in catalogo nel lontano 1998 ma nessuno volle aggiudicarsi il bacio che gli esperti della casa d’aste presentarono come “un bacio che celebra la nascita di una nazione”, oltre che di un amore, come racconta la postura appassionata dei due giovani ispirata all’Ultimo Bacio di Giulietta e Romeo che Hayez presentò nel 1823 creando un certo scalpore: tutt'altro che casto, ne Il Bacio l’uomo accarezza con una mano il viso della donna, con l’altra ne sorregge la testa, abbandonata e lasciva. Un vero e proprio inno alla libertà non solo di amarsi ma anche di essere cittadini: non a caso, nella versione del 1861, l’uomo veste i colori della bandiera italiana, mentre la donna quelli della Francia, nostra alleata e amata. 
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