Immagini d'amore: i baci a regola d'arte
L'arte è un concentrato di immagini d'amore: da Giotto a Tamara de Lempicka passando per Klimt, Munch e Picasso ecco i baci dipinti dai grandi artisti.
Non c'è grande artista che non si sia cimentato nella difficile arte delle immagini d'amore: da Giotto in avanti i baci, l'attesa, il desiderio, l'innocenza o la passione sono il motore immobile di molte tele. Declinato in tutti gli stati d'animo, il bacio è sicuramente uno dei soggetti più esplorati dalla pittura e interpretati dai grandi maestri.
Uno dei più famosi è Il bacio del pittore italiano Francesco Hayez. Dipinto nel 1859 con la tecnica ad olio, esprime tutta la sensualità di due amanti furtivi. Siamo in pieno Risorgimento italiano, il romanticismo permea la cultura, l'amore è puro e passionale, è una cosa seria, come tutto del resto. E allora anche un bacio diventa lo spunto per un cenno alla politica, già che c'è il trasporto emotivo: l’uomo veste i colori della bandiera italiana, mentre la donna quelli della Francia, nostra alleata e amata.
Il primo bacio di Giotto
Quanto a baci, il primo della pittura italiana è sicuramente quella di Giotto ne L’Incontro di Anna e Gioacchino alla Porta d’Oro. Ovvero l'amore senza macchia (vedi Petrarca e compagni alle prese con donne del tutto immaginifiche). L'affresco - conservato nella Cappella degli Scrovegni a Padova - risale al 1305-1308 ed esprime tutto l'amore di una moglie che credeva il marito morto (che a sua volta si credeva sterile e perciò fu cacciato dal Tempio di Gerusalemme). In quelle due labbra che si uniscono e quelle braccia che si abbracciano c'è tutta la tenerezza che allude alla concezione (va da sé, immacolata) di Maria.
Amore e Psiche, bambini
Non c'è rassegna d'arte che non contempli Amore e Psiche, bambini, meglio nota - anche se erroneamente - come Il primo bacio. Un quadro così tanto famoso da avere (quasi) eclissato l'autore, il pittore francese William-Adolphe Bouguereau (La Rochelle, 30 novembre 1825 – La Rochelle, 19 agosto 1905) che lo dipinse ad olio nel 1890. Se l'originale è parte di una collezione privata, le decine e decine di riproduzioni in circolazione sono stampate negli occhi di tutti, con quel bacio puro e innocente che solo due putti possono scambiarsi.
Copyright foto: Facebook@William-Adolphe Bouguereau
Il bacio di Munch
Il bacio con la finestra di Edward Munch è uno dei quadri più commuoventi della pittura: i due volti, le loro stesse identità quasi non si distinguono, sono fusi tra loro in una tensione che oscilla tra il desiderio e la paura di amare. Dipinto del 1892 e conservato al National Museet for kunst di Oslo, fa parte di una serie di opere dedicate al ciclo della vita, della morte e dell’amore ed esprime tutta la solitudine di Munch.
La mitologia di Ettore e Andromaca
Ettore e Andromaca secondo Giorgio de Chirico (Volo, 10 luglio 1888 – Roma, 20 novembre 1978) è la summa dell'amore sfortunato. Ettore sta andando incontro alla morte, Andromaca lo sa, il loro è il bacio dell’addio in un silenzio assordante. Tutto, nella simbologia del quadro del 1917, lascia intendere che i protagonisti del sesto libro dell’Iliade sono prossimi alla fine: i corpi sono manichini di una quinta scenica irreale, i colori sono innaturali, il tempo sembra immobile e le stesse ombre proiettano l’ineluttabilità dell’atmosfera.
Il sogno di Chagall
Una delle scene d'amore più struggenti è Over the town di cui Marc Chagall (Vitebsk, 7 luglio 1887 – Saint-Paul-de-Vence, 28 marzo 1985) ne è l'autore e il protagonista: nel quadro vola insieme all'amatissima moglie, Bella Rosenfeld Chagall, sopra i tetti della natia Vitebsk. Tutt'intorno al dolce sogno d'amore sola la quiete di casa.
Il bacio di Klimt
Olio, argento e oro su tela: Il bacio di Gustav Klimt (Vienna, 14 luglio 1862 – Neubau, 6 febbraio 1918) è una delle più iconiche scene d'amore della pittura di tutti i tempi. Realizzato fra il 1907-1908 e conservato alla Österreichische Galerie Belvedere è un concentrato di estasi d'amore in pieno stile Liberty. L'uomo e la donna sono un unico corpo, a sua volta fuso con la natura: senza il loro amore i germogli non sarebbero spuntanti. Della serie: per fare tutto (anche un fiore) ci vuole un bacio.
Il bacio (quasi) cubista di Picasso
Il binomio Pablo Picasso e amore è denso e affiatato. Ne Il bacio - conservato al Musée National Picasso di Parigi - i due amanti del pittore spagnolo (Málaga, 25 ottobre 1881 – Mougins, 8 aprile 1973) si uniscono in un abbraccio carico di sensualità e desiderio. Dipinto nel 1925, Il Bacio non è più cubista ma quasi un ritorno a uno spirito primitivo violento, selvaggio, in qualche modo vicino a Les Damoiselles d'Avignon del 1907, anno e quadro con cui inaugurò un'era.
Copyright foto: Facebook@Pablo Picasso Collection
L'angoscia di Magritte
Gli amanti di René Magritte è sicuramente uno dei quadri più dibattuti. In questo bacio l'uomo e la donna sono privati della loro identità, i volti sono coperti da lenzuola, non si possono conoscere né riconoscere. L'amore è conturbante tanto che qualcuno lo interpreta come il bacio con la morte o della morte, anche in relazione al trauma subito a 14 anni, quando sua madre si suicidò: la donna fu ritrovata annegata nel fiume Sambre con una camicia da notte avvolta sulla testa.
A chi gli domandò delle lenzuola in questo e più quadri rispose: "C’è un interesse in ciò che è nascosto e ciò che il visibile non ci mostra. Questo interesse può assumere le forme di un sentimento decisamente intenso, una sorta di conflitto, direi, tra visibile nascosto e visibile apparente".
Il bacio di Tamara
Tamara de Lempicka - al secolo Tamara Rosalia Gurwik (Varsavia, 16 maggio 1898 – Cuernavaca, 18 marzo 1980) - la "donna d'oro", icona dello stile e "Dea dagli occhi di acciaio nell'era dell'automobile" ,come scrisse di lei il New York Times nel 1978 alludendo all'autoritratto a bordo della sua Bugatti verde, non dipinge solo immagini: quelle di Tamara sembrano canzoni d’amore.
Sarà perché Madonna è una delle sue principali collezioniste (anche Jack Nicholson e Barbra Streisand, a dire il vero, hanno parecchie delle sue tele) e l’ha infilata in numerosi video e tour. Di certo l’artista polacca trapiantata a Hollywood (dopo svariati soggiorni in giorno per l’Europa tra cui anche al Vittoriale da Gabriele D’Annunzio di cui rifiutò le avances) ebbe una vita intensa: si sposò, divorziò, si risposò, ebbe una figlia, diventò famosa, sperimentò nell’arte e nella vita, morendo da bisessuale dichiarata. Nel suo bacio del 1922 c'è tutto il mistero gioioso con cui visse la sua vita.
Copyright foto: Facebook@Tamara de Lempicka
Il documento intitolato « Immagini d'amore: i baci a regola d'arte » dal sito Magazine delle donne (magazinedelledonne.it) è reso disponibile sotto i termini della licenza Creative Commons. È possibile copiare, modificare delle copie di questa pagina, nelle condizioni previste dalla licenza, finché questa nota appaia chiaramente.