Amber Heard, la signora Depp, ha rischiato il carcere

Bellezza e notorietà pare che non bastino in Australia per venir meno alle regole ferree imposte con rigore dalla sua legislazione, nemmeno se si tratta di due innocui yorkshire terrier sul cui pedigree figura il nome di Johnny Depp. È quello che è successo ad Amber Heard, protagonista in questi giorni del caso “Guerra dei terrier” scoppiato in Australia già a partire dall’anno scorso.

La modella infatti ha ammesso la falsificazione dei documenti per l’ingresso dei suoi adorabili cagnolini domestici, contravvenendo alle leggi australiane che impongono ad ogni animale che varchi il confine una procedura di riconoscimento e una quarantena per scongiurare qualsiasi forma di infezione. Ma evidentemente la signora Depp aveva troppa fretta di raggiungere il marito, impegnato sul set de “I pirati dei Caraibi”, per provvedere alla lunga e tortuosa pratica burocratica.

Risultato? L’ira del ministro dell’agricoltura Barnaby Joyce che aveva addirittura minacciato la soppressione dei due cani se non fossero stati gentilmente rispediti nella loro patria con una conseguente multa salata e provvedimenti di detenzione per i noti trasgressori.

Così, oltre ad un mese di buona condotta e in seguito al pagamento di una multa, Amber Heard ha dovuto far diffondere, insieme col marito, un video di scuse in cui la coppia, visibilmente affranta, chiede umilmente perdono per l’increscioso accaduto. La coppia, che è dovuta apparire di fronte al tribunale di Southampton, è stata scortata da bodyguards e fan per sfuggire alla massa inferocita dei giornalisti appostati all’ingresso. 

A nulla è valso dunque il tentativo della bella signora Depp di giocare allo scaricabarile scagliandosi contro lo staff del marito per non aver provveduto, come di norma, alla documentazione poiché in Australia il detto “La legge non ammette ignoranza” pare proprio che si applichi con grandissima fermezza.