Orzo: in insalata, nelle zuppe o in uno sformato?
Il cereale nutriente e povero di grassi è il Re delle insalate estive ma si declina benissimo nelle zuppe (anche tiepide) e negli sformati. Ecco qualche spunto.
A proposito di orzo è bene sapere che in commercio si trova per lo più quello “perlato”, cioè senza rivestimento, che si presenta sotto forma di piccole perle bianche, cuoce in circa 35-40 minuti e sebbene sia consigliato sciacquarlo abbondantemente prima di metterlo a sobbollire in acqua salata, non va messo in ammollo preventivo. Tenere una confezione del cereale nutriente e povero di grassi sempre a portata di mano in cucina, permette di creare sfiziose insalate da Re. Ma non solo: anche di arricchire le zuppe e creare piatti dagli abbinamenti inaspettati, perfetti per la bella stagione.
Orzo in insalata
Lo sposo delle insalate fredde va a nozze con pomodori datterini, una manciata di foglie di basilico, cipollotti, parmigiano a scaglie, olio evo e succo di limone; così come con asparagi e gamberetti o con tonno e fagiolini o, ancora, con moscardini, peperoni e pomodori.
Zuppe, orzotti e sformati
Una perfetta minestra per l’estate è quella che si gusta tiepida a base di orzo, maggiorana, timo, zucchine, peperoni, primosale e una manciata di capperi; mentre l’orzotto con zucchine e fiori di zucca è una ricetta facile e gustosa capace di regalare grandi sorprese non solo ai palati vegani. Lo sformato di orzo con piselli, zucchine e carote, salsa di ricotta, emmental e grana padano, il tutto profumato al finocchietto selvatico e noce moscata è invece il piatto sfizioso ideale per pranzi speciali.
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