Stilisti famosi, i protagonisti della moda
Gli stilisti famosi sono tantissimi, ma sono pochi quelli che sono riusciti a scalare l’Olimpo della moda. Da John Galliano a Stella McCartney, vediamo quali sono i migliori.
John Galliano, tra gli stilisti più famosi degli ultimi anni
Il più stravagante degli stilisti degli ultimi anni è senza dubbio John Galliano. Noto per essere stato direttore artistico della maison Dior, ha costruito il suo impero a colpi di genio e di talento. Nel 1981, frequenta il St Martins College of Art & Design di Londra, dove presenta la sua prima sfilata Les incroyables che, ispirandosi alla Rivoluzione francese, ottiene un successo strepitoso consacrando già il giovane stilista.
Rapidamente attratto dalla vita parigina, John vi si trasferisce e si fa notare da Bernard Arnault, numero 1 di LVMH. Diviene così il direttore artistico della maison Givenchy nel 1995, per trasferirsi poi definitivamente da Dior un anno più tardi. Le sue influenze multiculturali fanno delle sue creazioni delle parentesi incantate e colorate nell’universo della moda.
L'aneddoto: da bambino, il piccolo Galliano era impeccabilmente vestito dalla madre (andava anche al negozio di alimentari dietro l'angolo tutto tirato a lucido), che gli ha trasmesso la passione per la stiratura dei vestiti.
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Sonia Rykiel, una donna tra gli stilisti più famosi
La stilista francese Sonia Rykiel mentre aspetta il suo primo figlio nel 1962, osserva che la moda per le donne incinte è incolore e stretta. Decide allora di creare il suo primo maglione over ultra avvolgente, che venderà nella boutique parigina del marito. Il successo è immediato, e per soddisfare le esigenze delle sue nuove clienti, apre il suo primo negozio di prêt-à-porter nel 1968. Inventa allora le cuciture esterne, elimina gli orli e crea i primi joggings sofisticati.
La sua ambizione? Liberare le donne dalle catene della moda. Per ottenere questo, sviluppa il concetto di "fuori moda", che permette alle donne di modellare l’abbigliamento sulla loro personalità, soprattutto grazie a piccoli messaggi che appone alle sue creazioni come "Sono un ragazzo mancato".
Oggi, è sua figlia Nathalie che ha preso il testimone della maison Rykiel.
L'aneddoto: Sonia Rykiel va letteralmente pazza per il cacao, essendo membro dell’esculsivo club dei Croqueurs de chocolat.
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Karl Lagerfeld tra gli stilisti più famosi
Dopo aver vinto il premio per un cappotto sponsorizzato dal Segretariato internazionale della lana nel 1955, Karl Lagerfeld diventa a 20 anni direttore artistico dello stilista francese Jean Patou. Forte di questa esperienza, si lancia come stilista freelance in tutto il mondo e ottiene grande successo.
Nel 1975, è chiamato dalla maison Chloé per sviluppare una gamma di profumi e diventa, a partire dal 1982 consulente artistico di Fendi e Chanel. Per quest’ultima, recupera i tratti stilistici da Coco Chanel e li rimodernizza: abitini neri e beige, tailleurs accorciati, giacca Chanel con i jeans. Nel 1998 decide di lanciare il proprio marchio "Lagerfeld Gallery". Assai prolifico, l’artista lavora oggi con molte marche, e ha realizzato anche un cortometraggio a Saint-Tropez.
L'aneddoto: nel 2008, per una campagna per la sicurezza stradale, il sarto con i guanti di pelle appare con un giubbotto fluorescente e dice: "È giallo, è brutto, non va con nulla, ma può salvare la vita". Efficace!
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Jean-Paul Gaultier tra gli stilisti più famosi di sempre
Assai presto, Jean-Paul Gaultier è attratto dalla moda al punto da rinnovare il look al suo piccolo orsacchiotto. A 18 anni, invia i suoi primi schizzi a Pierre Cardin, e raggiunge rapidamente i laboratori di Jean Patou come assistente artistico. Nel 1974, è finalmente assunto da Pierre Cardin per disegnare collezioni per il mercato americano.
Apre la sua prima casa di moda nel 1976, ma il successo non è immediato. La perseveranza lo ripaga: le sue collezioni, in controtendenza con lo stile dell’epoca, diventano dei classici: la marinara, i corsetti a seni conici, le gonne maschili, ecc. L'enfant terrible della moda supera i codici e disegna dei vestiti per il cinema e per alcune famose cantanti (Madonna, Mylène Farmer) . Nominato direttore artistico di Hermès nel 1999, lascia la lussuosa casa di moda nel 2010 per dedicarsi ad altri progetti.
L'aneddoto: è frugando nei bauli di sua nonna che il piccolo Jean-Paul scopre il corsetto che diventerà poi il simbolo del suo futuro marchio.
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Ralph Lauren, classe americana
Ralph Lauren è un autodidatta che lascia la scuola a 16 anni per lavorare e pagarsi così dei vestiti costosi. Viene quindi impiegato come commesso dal grande marchio tessile americano Brooks Brothers, dove scopre la passione per le cravatte.
Nel 1967, decide di fondare la sua etichetta Polo, che sarà caratterizzata da camicie button-down, giacche di tweed, camicie in denim e in chambray. È lui ad apporre il famoso logo del giocatore di polo nel 1971 e ottiene uno strepitoso successo nel 1974, quando gli viene chiesto di disegnare i costumi del film Il grande Gatsby con Robert Redford e Mia Farrow. Lo stilista è oggi una delle persone più influenti del mondo, anche grazie al suo impegno in molte cause umanitarie. So chic Ralph!
L'aneddoto: il creatore è apparso molto brevemente in un episodio della sitcom Friends (stagione 6) dove impersonifica se stesso.
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Marc Jacobs,lo chic audace nella cerchia degli stilisti più famosi
Marc Jacobs sviluppa un'attrazione per la moda fin da giovanissimo, essendo stato iniziato dalla nonna al cucito e alla maglia. Frequenta poi la High School of Art and Design di New York e, da studente, trova un lavoro da Chirivari, una boutique d'avanguardia, dove affina il suo senso dell’osservazione.
Nel 1986, per la sua collezione di fine studi alla Parson Paris of Art and Design, propone una sfilata di maglioni oversize fatti a mano, decorati con piccoli smiley rosa fluorescente, che gli procura il titolo di miglior allievo. Su questa scia entra nel gruppo Perry Ellis, dove provoca uno scandalo con una sfilata dal gusto spiccatamente grunge. Immediatamente licenziato, la bravata ha il merito di farlo conoscere alle fashioniste più influenti di New York e avere così i mezzi per avviare la sua azienda: Marc Jacobs International Company. Da allora, firma tutte le sue collezioni con uno spirito minimalista di lusso, supervisinando anche alcune creazioni per Vuitton fino al 2013.
L'aneddoto: dal 2008, Marc Jacobs è impegnato nella lotta contro il cancro della pelle mettendo letteralmente a nudo se stesso e alcuni artisti.
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Jean-Charles de Castelbajac, stilista famoso e dadaista
Discendente da una nobile famiglia, Jean-Charles de Castelbajac è allevato in un rigore quasi monastico. Dopo il suo incontro con il dadaista Raoul Hausmann nel 1967, tenta i suoi primi esperimenti stilistici col taglio di una giacca dalla sua uniforme di collegiale.
Frequenta allora le Beaux-Arts e poi la Scuola Superiore dell’industria dell’abbigliamento, per lanciare una collezione nel negozio di famiglia. La sua prima sfilata utilizza oggetti inconsueti: strofinacci, spugne, tessuti mimetici e tele cerate.
Nel 1974 inventa il famoso piumino e crea una collezione di abbigliamento da sci. Ma è nell'arte che Jean-Charles trae tutta la sua ispirazione: lavora con il cinema, la televisione, il teatro e gli eventi.
Nel 1978 fonda la propria azienda e da allora continua ad attrarre una clientela agiata in cerca di originalità.
L'aneddoto: nel 1997, durante un raduno religioso, modernizza le casule di Papa Giovanni Paolo II e di 5.000 sacerdoti, con delle croci multicolori.
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Vivienne Westwood, nella cerchia degli stilisti famosi dal gusto punk
A 17 anni, la rossa fiammeggiante studia presso la prestigiosa Harrow Art School e diventa insegnante in una scuola elementare. Frequenta parallelamente il movimento underground, dove incontra Malcolm McLaren, futuro manager dei Sex Pistols.
Insieme fondano un negozio, Sex, che diventa ben presto il punto di riferimento dei giovani punk inglesi. Il luogo è un laboratorio sperimentale per Vivienne Westwood, che modella definitivamente il suo stile attraverso la cultura urbana. Per la sua prima sfilata battezzata Pirate, le modelle avanzano con il walkman nelle orecchie, ornate con tinture all'hennè e con denti d'oro, il tutto accompagnato da musica etnica. Continua le sue sfilate a Parigi, marchiando così il mondo della moda con il sigillo del punk. Il suo stile, riflesso delle sue posizioni politiche, fa di lei una donna unica, riconosciuta e rispettata.
L'aneddoto: la stilista sceglie Pamela Anderson come volto della sua collezione Estate 2009. Pesantemente criticata all’inizio, la sua decisione sarà apprezzata all'unanimità durante la sfilata.
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Giorgio Armani, eleganza italiana tra gli stilisti famosi
Dopo due anni di studi di medicina, a 23 anni Giorgio Armani sviluppa una passione per la moda in seguito a un piccolo lavoro come vetrinista in un grande magazzino di Milano. Lavora per Nino Cerruti come stilista, poi ben presto decide di diventare freelance per mettere su la sua azienda, la Giorgio Armani SPA, nel 1975. Con il suo stile, sconvolge i codici della moda italiana, creando giacche da uomo destrutturate e sfoderate, ma anche dei tagli casual e classici per le donne.
La sua consacrazione arriva nel 1980 grazie a Richard Gere, che porta uno dei suoi abiti nel film cult American Gigolo. Da allora ha continuato ad arricchire la propria offerta, dai profumi agli accessori, dalla biancheria intima agli occhiali, dai cosmetici alla decorazione per la casa. Lancia anche nel 2005 la sua collezione Haute Couture, che gli garantisce un successo mondiale e anche importanti onorificenze come la Legion d'Onore.
L'aneddoto: è il secondo sarto, dopo Christian Dior, ad aver avuto l'onore di essere sulla copertina del Time Magazine nei primi anni ‘90.
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Stella McCartney, stile e gusto tra gli stilisti più famosi
Figlia del celebre cantante dei Beatles, Stella McCartney ha creato la sua prima giacca a 12 anni, e tre anni più tardi partecipa all’elaborazione della prima collezione Haute Couture di Christian Lacroix. Diplomata presso il prestigioso St Martins College of Art & Design di Londra, presenta la sua prima collezione nel 1995 con modelle di prima scelta: Kate Moss e Naomi Campbell. È poi richiesta dalla maison Chloé, che le offre un posto come direttore creativo per succedere a Karl Lagerfeld. Quattro anni più tardi, fonda la propria casa sotto l’egida del gruppo Gucci.
La sua prima collezione, presentata a Parigi nel 2001, sarà a sua immagine e somiglianza: distinta, femminile e bio. Infatti, la stilista si rifiuta di usare pelle e pelliccia per i suoi modelli, e si impegna a fianco dell’associazione PETA per i diritti degli animali. Nel 2003 lancia un profumo col suo nome, poi la sua prima linea di prodotti di bellezza 100% biologici. I suoi negozi sono oggi presenti in oltre 50 Paesi.
L'aneddoto: Stella di nome e di fatto, la stilista trascorre la maggior parte del suo tempo al fianco di star del calibro di Kate Moss, Liv Tayler e Madonna.
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