Profughi: le bambine siriane diventano principesse Disney
"Upon A War" è il progetto dell'artista e attivista siriana Saint Hoax nel campo profughi di Akkar, in Libano: travestite da principesse Disney le bambine da 3 a 20 anni hanno raccontato i loro sogni. Continueranno a farlo per una settimana.
Quattro milioni e mezzo di profughi (almeno) sparpagliati per l’Europa, migliaia di vite rifugiate nei campi allestiti nei paesi confinanti che scoppiano tra macerie e muri scrostati, le lamiere e le panche rotte, la tragedia e la speranza. Once Upon A War: c'era una volta una guerra. E c’è ancora, in Siria, dove da cinque anni i civili hanno perso ogni diritto alla vita. Ma non al sogno, come ha ben rappresentato l’artista e attivista siriana Saint Hoax che ha lanciato il progetto fotografico con la ong Malaak. Once Upon A War è una favola senza lieto fine ma con un cast già pronto, fatto dalle bambine e le ragazze rifugiate in un campo di Akkar, in Libano. Per la Festa della Donna si sono vestite come le principesse Disney, si sono fatte immortalare e hanno raccontato i loro sogni. Continueranno a farlo per tutta la settimana. Perché la voce della verità, degli innocenti ha molto da dire e il mondo deve sapere e vedere.
"Come cittadina siriana e come essere umano, sentivo di doverli aiutare", spiega l'attivista sul profilo Instagram e sul sito dell'iniziativa. "Molte delle ragazze ritratte non hanno mai potuto fingere, mascherarsi, giocare, perché la realtà le schiaccia. Ed è il motivo per cui io e Plastik Studios abbiamo deciso di organizzare un'insolita festa in costume nel campo. Si sono vestite come le loro principesse Disney preferite e ci hanno parlato delle loro aspirazioni future".
Loro, rifugiate tra i profughi, hanno da 3 a 20 anni, sono tutte donne, rappresentati di due generazioni che dovranno ricostruire l’identità di un paese spezzato da giochi di potere più grandi di loro: c’è Ana, per esempio, che da grande vuole fare l’attrice. Ha 6 anni, si è vestita (e pettinata) da Belle: “Dopo lo scatto è rientrata in casa, si è cambiata e ha chiesto un’altra foto - racconta Saint Hoax -, nessuno l’aveva mai fotografata”.
E poi ci sono Bayan, Raghad e Mona, arrivate al campo 3 anni fa, diventate amiche per la pelle, al punto da avere lo stesso sogno: diventare maestre. Bayan ha 12 anni e ha scelto il vestito della Bella addormentata, “perché le ricordava uno simile, rosa, lasciato nella casa abbandonata con la famiglia tre anni fa”. Ragadi, 12 anni, è Elsa, la principessa di Frozen “per sottolineare il legame con sua sorella che vuole proteggere a tutti i costi”. Mona ha 11 anni, è indecisa tra Jasmine perché è una principessa araba e Belle perché è intelligente. “Entrambe sono donne forti e avventurose, perciò le piacciono”.
Si sente invece “la sognatrice Cenerentola” la 16enne Maram che al campo profughi porta speranza, ottimista com’è: “crede in un futuro luminoso, s’impegna a cercare solo i lati positivi di questa tragica esperienza” e nel frattempo si occupa della maggior parte dei bambini assecondando il suo sogno diventare infermiera. Nella foto tiene in braccio Hiba, due anni appena, un batuffolo nato nel campo, l’unica realtà che abbia mai conosciuto che per l’occasione ha scelto anche lei l’abito di Cenerentola, il primo che abbia mai visto fatto in quel modo.
"Queste ragazze sono delle eroine nella vita e sono onorata di avere potuto sognare con loro", scrive Saint Hoax a margine della foto che le ritrae tutte insieme. Anche se l’attivista parla al passato, Once Upon A War è solo all’inizio: le ragazze, infatti, racconteranno la loro vita su Snapchat per un’intera settimana. Per seguirle in diretta e trasmetterle un po’ della magia che meritano basta seguire SaintHoax: Once Upon A War è una favola senza lieto fine, per adesso. Domani chissà.
Copyright foto e video: Instagram@SaintHoax/YouTube
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