Iman: modella, attrice, imprenditrice, moglie di Bowie. Icona
Basta il suo nome Iman, a evocare il suo fascino, il suo carisma, la sua impronta che, ancora oggi, solca i red carpet lasciando un segno inconfondibile. Si chiama Iman Mohamed Abdulmajid, ma il mondo la conosce, semplicemente, come Iman. Iman la modella nera, Iman la “donna dei sogni” di Yves Saint-Laurent, Iman la moglie di David Bowie.
Lei, Iman, nata a Mogadiscio il 25 luglio 1955, figlia di due diplomatici somali, ha scelto il suo destino la notte in cui è fuggita dalla guerra del suo paese: a piedi è arrivata fino in Kenya.
Iman modella, attrice, imprenditrice
In attesa che il suo destino la trovasse, la poliglotta Iman - parla correttamente arabo, inglese, francese, italiano e somalo - si è iscritta all'università di Nairobi e si è laureata in Scienze Politiche. Bella come solo i somali possono essere, con quegli zigomi alti e fieri, quei nasi delicati e quelle labbra carnose, quando l'agenzia di moda del fotografo Peter Beard l'ha reclutata, la sua strada prende un'altra direzione. A 21 anni Iman si trasferisce negli Stati Uniti e posa per Vogue nel suo primo servizio di moda. A 32 è la prima la prima modella nera ad aggiudicarsi il titolo di testimonial per un grande marchio di bellezza come Revlon.
Instancabile, talentuosa, versatile, bellissima, Iman ha 24 quando debutta sul set de Il fattore umano (The Human Factor), diretta da Otto Preminger; 30 quando recita in La mia Africa, diretta da Sydney Pollack e sette di più quando è nel cast di Star Trek VI: Rotta verso l’ignoto.
Nel 2007, quando l’Iman imprenditrice crea la IMAN Global Chic, la sua linea di abbigliamento e poi la IMAN Cosmetics, Skincare & Fragrances, la linea di cosmetica (non solo) per le donne di colore, ne ha 52.
Tra catwalk e set, Iman entra nel piccolo schermo - nel 1979 appare nella quinta stagione del reality show America's Next Top Model, dal 2000 è un'assidua dispensatrice di consigli di moda e beauty negli show e conduce la trasmissione Project Runway Canada - e veste i panni di testimonial del programma Keep a Child Alive per i bambini malati di Aids.
L’Iman modella di ieri, oggi è una meravigliosa 62enne che si tiene in forma “andando in palestra, stando attenta alla dieta e senza lamentarmi dei chili in più, che ora sono almeno un paio - raccontava a Vanity Fair nel giugno 2015 -, perché agiscono come un botox naturale. Quando le donne invecchiano il primo posto dove si vede è la faccia che diventa troppo magra, sciupata, stanca. E allora vanno a farsi le punture di botox, ma per me il rimedio migliore è un po’ di sovrappeso”.
Iman e David Bowie: storia di un amore
La prima volta che Iman si è sposata aveva 22 anni: era il 1978, lui era Spencer Haywood, un giocatore di basket che l'anno dopo le ha dato la prima figlia, Zulekha. Il grande amore di Iman, però, è David Bowie, il Duca Bianco che ha perso la testa per lei: "Mi sono innamorato quando è venuta a vedermi in The Elephant Man: è entrata in camerino e mi ha sorpreso senza slip!” confessò lui in una doppia intervista alla coppia del 1993, subito dopo il loro (secondo) matrimonio a Firenze, il 6 giugno 1992. Il primo era stato celebrato il 24 aprile dell’anno prima a Losanna, in forma privata. “Come capita a chiunque la veda - raccontò Bowie -, ho notato subito in Iman l’eleganza e la capacità di esprimere una profonda dignità e consapevolezza di sé. È quello che la rende più sicura, meno vulnerabile”. Venticinque anni dopo, nel primo anniversario da vedova, Iman ha festeggiato da sola, condividendo su Instagram una foto di loro due insieme, sotto la pioggia, accompagnato da una frase, più che altro un aforisma: “Vorrei camminare per sempre, solo per essere di nuovo tra le tue braccia”.
David e Iman
I due si conoscono di sfuggita da una vita, ma è il 14 ottobre del 1990, quando si ritrovano insieme a una cena organizzata da un amico in comune, che scatta la scintilla: “Da vero romantico l’ho accompagnata alla porta di casa e me ne sono andato; non erano esattamente le mie intenzioni ma penso che sia stato meglio così” dichiarò lui; “credo che si sia innamorato di me il giorno seguente, quando l’ho portato a bere un vero tè all’inglese nell’unico locale di Los Angeles dove lo servono” gli fece eco lei. La proposta di matrimonio arriva un anno dopo: Bowie la porta a Parigi, noleggia un battello e al chiaro di luna sfodera l’anello.
Quello tra Iman modella nel pieno del suo fascino e David all’apice del suo successo è amore vero, tenero, divertito, inossidabile. Non particolarmente mondano - “Io, il 'dio del rock', sono il manichino della situazione, lei è la 'asociale'. Ma, ragazzi, quando la porto fuori non le tolgono gli occhi di dosso. La prima volta che l’ho incontrata, oltre che apparirmi estremamente sicura, ha rivelato le caratteristiche di un temperamento passionale stile Sophia Loren. E io, devo ammetterlo, all’età di circa 13 anni, di Sophia ero follemente innamorato” - il loro matrimonio è il secondo per entrambi. Hanno già un figlio ciascuno e insieme faranno Alexandria Zahra "Lexi" Jones.
Il resto è storia degli ultimi anni: dopo 24 anni di vita insieme, il Duca Bianco è morto il 10 gennaio 2016. Un dolore immenso, che Iman ha comunicato al mondo su Instagram, con la dignità che la contraddistingue: “Talvolta non capisci il vero valore di un momento finché non diventa ricordo”. Alle prese con una vita da ricostruire ma forte dell’affetto della sua famiglia allargata e della saggezza accumulata negli anni, Iman va avanti. “Non mi importa più di cosa dicono gli altri - dichiarava a Vanity Fair -. Non ho più il dovere di piacere come quando ero giovane. E quindi posso osare di più, molto di più, perché so di essermi guadagnata questo diritto. Perché so che non conta nulla se a qualcuno non piace quello che dico o faccio”. L’Iman modella ha cambiato il mondo di fuori e anche quello di dentro.