I capolavori di Yves Saint Laurent
Yves Saint Laurent (1936-2008) è stato uno dei più grandi stilisti del secolo scorso. Oggi, la sua maison non smette di rinnovarsi sotto la direzione creativa di Hedi Slimane. Ma le creazioni del couturier francese restano indimenticabili. Dall’abito Mondrian allo smoking passando per la sahariana, ecco i capolavori firmati YSL che hanno fatto storia nel mondo della moda.
Il celebre abito Mondrian (collezione Haute Couture, autunno/inverno 1965-1966)
Grande mecenate e collezionista di opere d’arte, appassionato d’Opera e teatro, Yves Saint Laurent ha trovato ispirazione nelle creazioni di Picasso, Van Gogh e nella Pop Art. Ne è la prova il celebre abito haute couture del 1965, ispirato alle tele di Piet Mondrian. Questo vestito dalle linee grafiche, riproposto in occasione della sfilata retrospettiva dello stilista nel 2002, non sembra aver preso una ruga.
Il primo smoking per donna (collezione Haute Couture, autunno/inverno 1966-1967)
“Mi sono sempre messo al servizio delle donne. Ho voluto accompagnarle nel grande movimento di liberazione che ha trasformato il secolo scorso”, ha dichiarato Yves Saint Laurent in occasione dell’annuncio del suo addio alle passerelle nel 2002. La creazione del suo primo smoking per donna è stato uno dei momenti di svolta della sua carriera. In seguito, questo capo d’abbigliamento diventerà un elemento irrinunciabile del guardaroba Saint Laurent.
La prima sahariana (collezione primavera/estate 1969)
Nato a Orano, in Algeria, Yves Saint Laurent è sempre rimasto molto affezionato all’Africa e ai paesi del Maghreb. Già nel 1967 lo stilista aveva lanciato una collezione “Africaine”, nella quale proponeva abiti dai motivi etnici e gioielli di conchiglie.
Il suo primo tailleur-pantalone (collezione primavera/estate 1971)
“Chanel ha liberato la donna, Saint Laurent le ha dato il potere”, ama ricordare Pierre Bergé, compagno e socio dello stilista. Fin dalle sue prime creazioni, Yves Saint Laurent detta i nuovi codici dell’abbigliamento della donna moderna, partendo dal guardaroba maschile. La sahariana, lo smoking e il tailleur-pantalone sono capi che accompagneranno il movimento di liberazione femminile negli anni ’60 e ‘70.
L’abito Matisse (collezione autunno/inverno 1980)
Se Picasso ha ispirato la sua collezione del 1979, Van Gogh quella del 1988, e la Pop Art quella del 1965, è perché Yves Saint Laurent non ha mai smesso di prendere spunto dalle opere dei grandi artisti per le sue creazioni. Nella collezione autunno/inverno 1980, per esempio, comparirà un abito da sera dalla lunga gonna colorata, omaggio ai dipinti vivaci di Matisse.
L’abito Picasso (collezione primavera/estate 1988)
Nel 2004, la Fondation Pierre Bergé Yves Saint Laurent ha organizzato una mostra intitolata “Yves Saint Laurent, dialogo con l’arte”. Nell’introduzione al catalogo dell’esposizione, lo stilista ha scritto dell’arte come fonte d’ispirazione: “Il mio scopo non era sfidare i grandi maestri, ma avvicinarmi per imparare il più possibile dal loro genio”. Tra gli abiti esposti c’è anche un modello del 1988, ispirato alle creazioni di Pablo Picasso.
Abito-smoking (collezione autunno/inverno 1988)
Lo smoking è uno degli elementi chiave del guardaroba Yves Saint Laurent, e viene reinterpretato in ognuna delle sue collezioni. Nel 1988, lo ritroviamo in versione abito da sera con spacco. Un mix raffinato che esalta la femminilità con un tocco maschile.
Abito in velluto e pizzo (collezione autunno/inverno 1993)
Tutta la carriera di Yves Saint Laurent è stata costellata di provocazioni. Dopo lo smoking e i completi da uomo adattati alla donna, farà scandalo la sua camicetta in mussola di seta trasparente. Ritroviamo questo elemento in un abito di velluto nero con il décolleté coperto di pizzo, che lascia intravedere il seno, presentato nel 1993.
Completo gonna nera e blusa ricamata (collezione autunno/inverno 1999-2000)
Nel 1999 arriva un altro omaggio a Henri Matisse: si tratta della Blouse Roumaine, che Yves Saint Laurent trasforma in una camicetta bianca ricamata, abbinata a una lunga gonna scura, stretta in vita da una cintura di corda.
Abito ispirato alle sculture di François-Xavier Lalanne (1969)
Questa creazione, datata 1969, è stata riproposta nel 2002 in occasione della sfilata retrospettiva della carriera di Yves Saint Laurent. Una vera ode alla donna che, come al solito, unisce classico e moderno. Si tratta di un bustier dorato abbinato a una gonna blu e a un’ampia mantella.
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