Ultraottantenni dall'avvocato: mio marito non fa abbastanza sesso

Che il sesso migliori con l’avanzare dell’età è cosa nota. Che marito e moglie possano separarsi perché di sesso non se ne fa abbastanza, pure. Tuttavia, la querelle che ha portato una coppia ultra-ottantenne di Salerno davanti all’avvocato è esilarante: “Avvocato, io voglio separarmi da mio marito. E voglio sia addebitata a lui la colpa, in quanto mi trascura sessualmente venendo meno ai suoi doveri coniugali”. Due rapporti al mese - quelli che lui, 88 anni e una serie di acciacchi -, riesce a concederle non sono abbastanza per lei, ex insegnante in pensione al suo terzo matrimonio. 

Lo “sposo inadempiente” è reo confesso: all’avvocato non ha fatto mistero di non essere in grado di soddisfare la sua signora, ben abituata dai due mariti precedenti, purtroppo deceduti. Lui, ex dirigente di banca, più di così non ce la fa: il peso degli anni e qualche debolezza di cuore non gli permettono più di due performance al mese.    

 

Dopo aver convinto l’avvocato, quest’ultimo ha provato a convincere l’arzilla sposina suggerendole attività più consone all’età ma non c’è stato niente da fare: la coppia non ha figli né nipoti a cui badare quindi il loro tempo libero può essere speso soddisfando le passioni carnali. “Alla fine la donna ha ammesso il suo scopo – spiega il giovane avvocato – ha voluto che facessi pressioni sul marito affinché lui comprasse il Viagra”. 

Soluzione che non è applicabile al signore, dal momento che la pillola blu è sconsigliata ai cardiopatici. “Non è a rischio infarto – ha ribattuto la donna – ha solo un po’ di tachicardia ogni tanto”. Purtroppo per lei, lui non ne vuole sapere: “Preferisco la partita a bocce con gli amici” ha risposto alla consorte che, incassato il no, ha dichiarato la sua alternativa: “Ed io mi trovo l’amante”.