La carne per i bambini è sicura e importante. Parola di pediatra
Durante il congresso nazionale dei pediatri, le raccomandazioni su carne sana e italiana. Gli ormoni non ci sono e le proteine animali servono per un'alimentazione varia, dicono gli esperti.
Carne ai bambini? Sì, dice il pediatra, purché sia italiana. Durante il congresso della Fimp (Federazione Italiana Medici Pediatri) si è tenuto l’incontro Il ruolo delle proteine della carne nella crescita dei bambini.
Gli esperti spiegano che la carne italiana è controllata e certificata, quindi priva di rischi. Ma soprattutto il suo consumo (moderato), in età pediatrica, è importante. Come ha sottolineato Andrea Vania, responsabile del Centro di dietologia e nutrizione pediatrica del Dipartimento di pediatria dell’Università La Sapienza di Roma. "La carne possiede proprietà nutrizionali che la rendono davvero preziosa per i bambini ed è importante che ci sia, ma come qualunque altro alimento, sia presente in quantità piccole, in un numero di volte contenuto nella settimana". Serve spazio ad alimenti diversi con proprietà differenti, per una dieta variegata e salutare. In particolare bisogna riservare un po' di posto, sul piatto "per tutte le proteine, per tutti i cibi animali contenenti proteine nobili e contenenti, come il caso della carne, minerali di alto valore come sono il ferro, lo zinco, il rame, proteine come la b12 la b6 che sono particolarmente utili per la crescita del bambino e sono fonte di aminoacidi essenziali che l’organismo non è in grado di produrre autonomamente. Quindi un po’ di tutto, e di tutto un po’”.
Anche sul fronte della sicurezza, come ormai noto, la filiera italiana è garantita ed è importante controllare la provenienza del prodotto consumato: “In tutta Europa, e in particolare in Italia, c’è un sistema di controllo che verifica tutte le fasi di passaggio dell’alimento, dalla produzione alla trasformazione, alla distribuzione fino all’arrivo sulla nostra tavola”, ha sottolineato Maria Caramelli, direttore dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. "I nostri controlli ci dicono di un’assenza pressoché totale per quanto riguarda i prodotti carni italiani dal punto di vista dei residui, quindi dei farmaci, delle sostanze contaminanti e delle contaminazioni da microorganismi. Le carni italiane sono tra le più controllate e sicure", ha aggiunto.
La normativa italiana, ha infatti spiegato l'esperta, vieta l’uso di ormoni negli allevamenti, ma ci sono forti restrizioni anche nell’utilizzo di antibiotici per la cura degli animali: la somministrazione può avvenire solo in casi specifici e seguendo dei protocolli che impediscono la presenza di eventuali residui nella carne destinata al consumo.
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