Ipertensione: arriva l'algoritmo che stabilisce la cura

La Società italiana dell’ipertensione arteriosa insieme all'Aifa ha elaborato l’algoritmo capace di individuare la cura giusta per ognuno: basta inserire età, peso e livello di ipertensione. 

Quasi 16 milioni di italiani soffrono di ipertensione.


Arriva l’algoritmo anti-ipertensione: scaccia la paura di infarti e ictus e rende le cose più facili a pazienti e medici. Se la dieta con poco sale e il movimento non bastano per tenere sotto controllo la pressione, oggi, la medicina procede per tentativi, usando combinazioni di farmaci che vanno messe a punto sulle esigenze del singolo paziente: se non basta una pastiglia, se ne aggiunge un quarto e così via. 

Cercando una strada per standardizzare le terapie l’Agenzia per il farmaco (Aifa), insieme con la Società italiana dell’ipertensione arteriosa (Siia) hanno costruito l’algoritmo capace di individuare la cura ideale. Accessibile online tanto dai pazienti quanto dai medici stabilisce a seconda di una serie di parametri (età, peso, livello di ipertensione) il mix di medicinali giusto e anche uno stile di vita - dall’alimentazione al movimento - che aiuti a combattere la malattia. In Italia ci sono 16 milioni di persone che soffrono di disturbi legati all’ipertensione.

Se ne parlerà al XXXII congresso della Siia, a Bologna dal 24 al 26 settembre 2015. Nel programma, anche il punto sullo studio I-game, un'indagine sui meccanismi che incoraggiano l’ipertensione tra i giovani. Sono in crescita, infatti, i problemi di questo tipo riscontrati addirittura in età pediatrica. Si partirà dal presupposto che, ancora una volta, una buona informazione può fare la differenza. 

Il programma Obiettivo 70%, presentato nel 2012, si proponeva di portare almeno sette malati di ipertensione arteriosa su dieci a un controllo soddisfacente della pressione (diabolica sotto i 90, sistolica sotto i 140) sta dando risultati incoraggianti. Claudio Borghi, presidente della Siia, spiega: “L’intento è permettere al medico di arrivare più in fretta a una decisione dal punto di vista terapeutico e al paziente di capire appieno le cure a cui si sottopone. Oggi i pazienti tendono ad assumere la terapia in modo più efficace se sono consapevoli”.

L’obiettivo - conclude il direttore dell’Aifa Luca Pani - è promuovere percorsi terapeutici predefiniti in collaborazione con i medici per indicare ai pazienti il miglior approccio clinico. Una prescrizione corretta è fondamentale per avere trattamenti efficaci contenendo la spesa”. E anche se l’algoritmo fa tutto da solo i malati non saranno nelle mani dei computer: le decisioni finali saranno prese sempre dal medico.

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