Un Big Mac tira l'altro: ecco perché
Il sito Fast Food Menu Price ha analizzato gli effetti che un Big Mac, il re di McDonald's scatena nell'organismo: dopo 40 minuti se ne vuole un altro, per digerirlo ci vogliono 3 giorni, per smaltire le calorie fino a 51.
Mangi un Big Mac, godi per mezz’ora e poi ne vorresti un altro. Peccato che per digerirlo il tuo corpo impiega 3 giorni mentre, per smaltire del tutto le calorie, fino a 51. A stilare la carta d’identità del re di McDonald’s, allertando i consumatori (accaniti) sui rischi scatenati dall’alto quantitativo di sale e di gluscosio ingeriti, è il sito Fast Food Menu Price: doppio hamburger, formaggio, insalata, cetriolini, cipolla e salse; 220 grammi in tutto tra i 47 di carboidrati, i 29 di grassi e i 24 di proteine per un totale di 540 calorie, poco più di un quarto del fabbisogno giornaliero.
Mangiarlo è una grande soddisfazione: dieci minuti dopo averlo inghiottito si vive un momento di puro piacere grazie alla dopamina (il famoso ormone del buonumore) che, stimolata dagli zuccheri, schizza stimolando un meccanismo di ricompensa nel cervello alla stregua di quello delle droghe, spingendoci a volerne ancora e ancora. Venti minuti dopo è fatta: scatta la dipendenza.
Merito del mix di sciroppo di mais, ad alto contenuto di fruttosio, e del sodio che nel Big Mac non mancano di certo ma, alla lunga, sono all’origine di malattie cardiovascolari e diabete, oltre al desiderio (quasi) incontrollabile di volerne ancora.
Nell’attesa del bis, mezz’ora dopo si beve, riarsi dalla sete accesa dall’alto contenuto di sodio (970 milligrammi), e quaranta minuti dopo, è meglio essere lontani dal Fast Food perché il rischio di ordinare un altro Big Mac è dietro l’angolo.
Morale: a meno che non siate parenti, amici o conoscenti di Dennis Rosinlof, il famoso pescatore dello Yutha che ne mangia almeno 10 a settimana da trent'anni e non solo è sano, ma pure in forma, andateci piano che 51 giorni per smaltirlo son tanti e resistere alle dipendenze non è una passeggiata.
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