La giusta distanza tra le gravidanze riduce il rischio autismo

Un recente studio americano spiega che aspettare tra i due e i sei anni tra una gravidanza e l'altra riduce il rischio di autismo per il secondo figlio.

Contro il rischio di autismo è bene distanziare le gravidanze, spiega un recente studio.


Quanto tempo tra una gravidanza e l'altra, per ridurre i rischi di autismo? Il tema è delicato, perché molte coppie vorrebbero che i propri figli fossero coetanei e amici, ma anche avere l'opportunità di affrontare tutta la fatica del secondo fiocco nel giro di un paio di anni al massimo.

In realtà la scienza dice qualcosa di diverso: tra un pupo e l'altro dovrebbero passare almeno due anni. E al massimo sei. Perché i figli concepiti prima o dopo questo lasso di tempo presentano più rischi di disturbi dello spettro autistico rispetto al proprio fratello maggiore. A spiegarlo è uno studio del Kaiser Permanente, che negli Stati Uniti è considerato uno dei principali centri di assistenza sanitaria, e che ha pubblicato i risultati del suo lavoro sulla rivista Pediatrics. Il lasso di tempo si assesta, in realtà, proprio sulle raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, che consiglia di lasciar trascorrere almeno due anni tra una gravidanza e l'altra, per permettere la totale ripresa dell'organismo femminile. Il rischio di questa malattia, peraltro, è uno dei grandi timori dell'universo genitoriale: in passato si temeva che ci fosse una correlazione con i vaccini, ma ora che il legame è stato smentito, la sua origine resta un mistero. 

Lo studio americano è stato cofinanziato dall'Istituto Nazionale di Scienze Medico-Ambientali (NIEHS) degli Stati Uniti. Si è trattato di un'analisi imponente, durante la quale sono state esaminate le cartelle cliniche elettroniche di circa 45 mila bambini nati tra il 2000 e il 2009 in California, scoprendo che l'autismo ha colpito l'0,81% dei secondogeniti nati a distanza di tre o quattro anni dal loro fratellino, mentre quando la distanza era inferiore ai sei mesi, l'incidenza saliva al 2,11%. Viceversa, quando tra i fratelli correvano più di sei anni, l'autismo colpiva l'1,84% dei bambini.

Non si tratta del primo studio che affronta l'argomento, e di sicuro saranno necessarie nuove analisi. Inoltre, l'incidenza ovviamente non riesce ancora a svelare le cause del male. Ma si tratta di un primo passo in quella direzione.

Copyright foto: Fotolia

Potrebbe anche interessarti
Il documento intitolato « La giusta distanza tra le gravidanze riduce il rischio autismo » dal sito Magazine delle donne (magazinedelledonne.it) è reso disponibile sotto i termini della licenza Creative Commons. È possibile copiare, modificare delle copie di questa pagina, nelle condizioni previste dalla licenza, finché questa nota appaia chiaramente.