Un anno senza Robin Williams

Un anno fa l'addio a Robin Williams, il grande attore di Will Hunting e L'Attimo fuggente. Nell'anniversario si attendono celebrazioni a Hollywood, si torna a parlare del suo suicidio e, in Italia, si aspetta il suo ultimo film.

Robin Williams si è tolto la vita nella sua casa in California, l'11 agosto 2014.



L'Attimo Fuggente è fuggito un anno fa, l'11 agosto del 2014. Quando ha scelto di togliersi la vita nella sua casa californiana di Tiburon, a 63 anni, Robin Williams portava sulle spalle una lunga carriera di attore e protagonista della risata, ma anche un vissuto attraversato da dipendenze, depressione e, più di recente, da una diagnosi di Parkinson.

La scomparsa

La sua scomparsa lasciò senza parole i fan, i colleghi di Hollywood e persino la famiglia, che prima ha dovuto affrontare la difficoltà di accettare una perdita improvvisa, poi una battaglia legale sulla eredità che ha diviso vedova e figli. Inizialmente si era detto che l'attore non aveva lasciato alcun messaggio, ma ora si rincorrono le voci: "è comparso un messaggio segreto d'addio" annuncia a caratteri cubitali il magazine Globe, con molto tempismo e poca eleganza.

Il ricordo nel mondo

Voci, pettegolezzi e malignità. Ma colleghi e pubblico passano oltre. Ed ecco allora che in questi giorni scorrono per le tv statunitensi speciali e approfondimenti, ad opera dell'amico e collega Billy Crystal, mentre il governo della California pensa di dare il suo nome ad un tunnel e la gente comune porta da giorni i suoi omaggi, tra fiori e citazioni dai suoi film, nel Public Garden di Boston. Qui si trova la panchina che ha ospitato lo stupendo monologo di Williams nei panni di uno strizzacervelli che rimette in carreggiata il genio ribelle di Matt Damon in Good Will Hunting. Una performance che una quindicina di anni fa gli valse l'Oscar, e che oggi è diventata il centro di una sorta di monumento funebre prediletto dal suo pubblico.

I film non ancora usciti

Robin il saluto ai fan l'ha dato indirettamente, lasciando il piacere di poterlo vedere (e ascoltare) all'opera nelle sue ultime due performance. Il primo, attesissimo, è Boulevard, uscito a luglio nelle sale americane e probabilmente proiettato in Italia entro la fine dell'anno. Un ruolo complicato e duro, nel quale Williams ha vestito i panni di un gay represso, un bancario sessantenne bloccato in un matrimonio di convenienza. Bisognerà aspettare il 2016, invece, per Absolutely Anything, un fantasy romantico che ha riunito il cast dei Monty Python, nel quale l'attore ha doppiato Dennis, un cane dai poteri straordinari, omaggiato dalla inconfondibile capacità di Williams di giocare con la propria voce, tra satira e imitazione. Impossibile dimenticarsene, pensando a Mork & Mindy, a Good Morning Vietnam, passando per Jumanji, un cult degli anni Novanta che, pare, sarebbe ad un passo dal remake. L'annuncio ha scatenato le ire dei fan e di parte del cast originale (accusano i produttori di avidità), ma che dovrebbe arrivare comunque nei cinema per Natale 2016.

In televisione

Chi non volesse aspettare tanto, questa sera avrà a disposizione una vera e propria maratona di film e serie tv per ricordare l'attore, in programmazione su Sky, Rai e  Mediaset. Da Hook - Capitan uncino a L'uomo bicentenario, da Al di là dei sogni a Patch Adams.
Un modo per non dimenticare il pagliaccio triste, come amava farsi soprannominare, con fatale realismo.


Copyright foto: Kika Press

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