Zimbabwe, il leone decapitato scatena la rete: da Cara Delevingne a Diane Keaton

Per uccidere Cecil avrebbe pagato 50mila dollari. Cecil aveva 13 anni ed era il leone simbolo del Parco nazionale Hwange in Zimbabwe. Era l’inizio di luglio quando l’hanno trovato fuori dall’area protetta, morto, decapitato e scuoiato. Qualcuno l’ha attirato con un’esca e l’ha braccato per 40 ore prima di ucciderlo. Qualcuno che avrebbe un nome e un volto: Walter Palmer, un dentista americano del Minnesota con la passione per la caccia identificato dalla Zimbabwe Conservation Task Force e dalla Safari Operators Association of Zimbabwe. Qualcuno che ha scatenato la rabbia di mezzo mondo, celebrity in testa. 

Basta dare un’occhiata all'hashtag #JusticeForCecilTheLion per farsene un’idea: tanto per fare qualche nome celebre ci sono Cara Delevingne e il cantante latino-americano Ricky Martin, le attrici Juliette Lewis, Diane Keaton, Olivia Wilde e la moglie del rocker Ozzy, Sharon Osbourne.

Chiedono tutti che sia fatta giustizia e mentre il Parco nazionale fa sapere di aver arrestato Theo Bronkhorst, un cacciatore professionista, e Honest Ndlovu, un proprietario agricolo che sarebbero coinvolti nella morte di Cecil (al momento accusati di bracconaggio, in caso di condanna rischiano fino a 15 anni di carcere), il dentista è scomparso dalla circolazione anche se, secondo quanto fa sapere la Bbc sarebbe pentito e avrebbe già chiesto scusa per aver ucciso il leone. Scuse che non basteranno a scemare il polverone ha sollevato un gesto così spietato.