Francesca Barra ammutolita dallo sfogo (in diretta) di Crocetta

Travolto dallo scandalo delle intercettazioni rivelate da l'Espresso, Rosario Crocetta perde le staffe in diretta tv: una domanda della conduttrice Francesca Barra a In Onda, su La7, lo manda su tutte le furie. 

Rosario Crocetta ha perso le staffe in diretta tv, a In Onda, su La7.



Rosario Crocetta è stremato. Per farsene una ragione basta vedere come perde le staffe in diretta, ospite in collegamento di In Onda, su La7, quando prima Giovanni Floris e poi la 36enne Francesca Barra gli chiedono conto del rapporto con Matteo Tutino, il suo ex medico personale ora agli arresti domiciliari con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato, peculato, abuso d'ufficio e falso. Non di strage, però. Proprio l’equivoco che si crea in studio dove uno parla sull’altro, manda su tutte le furie il governatore della Sicilia finito nella bufera dopo la pubblicazione dell’intercettazione in cui Tutino, a proposito di Lucia Borsellino dice: “va fermata, fatta fuori. Come suo padre”. Frase che Crocetta nega di aver sentito, frase che lo ha scaraventato in un buco nero dal quale vuole emergere con le sue gambe. 

Lo sfogo è teatrale, Crocetta è stufo di giustificare qualcosa che, dice, non ha sentito e qualcuno che è agli arresti “perché dicono che invece di fare 6 nasi per ragioni necessarie, li faceva per ragioni estetiche, che è ben diverso dall’essere uno stragista”. Crocetta non vuole difendere nessuno se non se stesso. Come ha fatto nel lungo discorso davanti all’Assemblea regionale, che ha preceduto di qualche ora lo sfogo in tv, Rosario Crocetta ha infatti rimandato al mittente le polemiche confermando la volontà di restare: “Mi sono rifiutato - ha detto in Aula - di offrire le carni in pasto a carnefici famelici: tutto questo sarà ricordato come una storia infame. Tutti sanno che quella intercettazione non c’è. È stato un attacco al presidente della Regione e un attacco e un attentato alle istituzioni”. E ha aggiunto: “Poteri occulti minacciano la democrazia, c’è una parte della politica che non difende uomini delle istituzioni da fatti smentiti dalle Procure siciliane“. Per tanto Crocetta ha negato il ritorno alle urne: “È una richiesta per me irricevibile perché strumentale e interessata. Non posso che respingere lo sciacallaggio, per tutelare non me stesso ma tutti voi”.

Ma non solo, c’è stato anche spazio per uno sfogo personale: minuti in cui Crocetta ha raccontato la difficoltà di questi giorni: “Ho vissuto i momenti più terribili della mia vita, sono stati giorni di dolore e di pianto e so che anche molti di voi hanno condiviso questa sofferenza. È come se avessi rivisto un film diverse volte proiettato attraverso il cui attacco al presidente è diventato l’attacco alle istituzioni e all’intero popolo”. E ancora: “L’orrore di quella montagna di fango mi urlava nella testa paralizzando la mia voce, contribuendo ad aumentare gli attacchi nei miei confronti. Sono felice che le procure siciliane abbiano smentito quelle accuse, ripristinando la verità”. Fino a sera, quando la conduttrice gli ricorda quanti ancora gli chiederanno conto del suo rapporto con Tutino, il suo ex medico. Uno di cui Crocetta si fidava perché, come ha spiegato a La7, con il volto paonazzo e il fiato corto, “nella vita un uomo deve fidarsi di tre persone: il proprio medico, il proprio confessore e il proprio avvocato”. Per poi riflettere: “spero che non mi tradisca il mio avvocato”. 

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