Federica Mogherini e il servizio da 3 milioni per party e banchetti

Il britannico "Daily Telegraph" attacca Federica Mogherini, l’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune, dopo la sua scelta di acquistare un servizio di piatti e bicchieri da 3 milioni di euro da sfoggiare in party e banchetti. 

Federica Mogherini, l’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune , criticata dal "Daily Telegraph".


C’era una volta una “giovane comunista”. A 42 anni è la 36esima donna più potente al mondo secondo Forbes, è stata il Ministro degli Esteri italiano, oggi è l’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune (Eeas) e non bada a spese. A smontare Federica Mogherini alle prese con gli acquisti per rifare il servizio di piatti e bicchieri dell’organismo creato nel 2009 dal Trattato di Lisbona è l’inglese Daily Telegraph. Un articolo scritto in punta di penna che fa i conti in tasca alla Mogherini, rea di aver ordinato servizi di piatti in stile imperiale, con bicchieri in cristallo, piatti di ceramica cinese col bordo dorato e decorati con un'incisione della bandiera europea e posate in argento. E ancora: vassoi, candelabri e centinaia di cestelli per il ghiaccio in argento. Totale: quasi tre milioni di euro. Un po’ troppo in tempi di austerità, anche se gli ospiti delle cene e dei party in cui verranno sfoggiati saranno i dignitari in visita a Bruxelles oltre alle 140 rappresentanze dell’Unione all’estero.

Insomma, citando il titolo, un servizio "degno di un imperatore" per un organismo - il Servizio europeo per l’azione esterna - che ha “uno staff di 3.400 persone e un budget di 793 milioni di euro, con sedi persino alle Seychelles, in Australia, Canada e Kazakhstan”. Soprattutto paragoni alla mano: la spesa supera di circa dieci volte il costo di un analogo ordine effettuato di recente dalla Casa Bianca
  
C’è da dire che la Gran Bretagna ha un motivo in più per essere piccato nei confronti dell’organismo che “sta assumendo un'importanza via via maggiore”: quand’è nato, alla guida c’era la britannica baronessa Catherine Ashto, decisamente più morigerata nell’aprire il portafogli. Senza contare il fatto che gli Usa fanno sempre più riferimento all'Eeas causando non pochi timori tra i deputati di Londra preoccupati di vedere ridimensionato il Foreign and Commonwealth Office, il ministero degli Affari esteri britannico.

Dal canto suo, la diretta interessata, che ha appena incassato i riconoscimenti da mezzo mondo per l’intesa sul nucleare raggiunta con l’Iran e che non nasconde l’amarezza per il rischio Grexit, e che, come dichiara in un’intervista a La Stampa - è pronta a “lavorare a un nuovo inizio per il Medio Oriente e l’Asia minore”, twitta: “Nessun servizio piatti UE da 3 mln. È tetto massimo di spesa 4 anni su 140 delegazioni Risparmio rispetto al passato”, tutto nel budget, insomma. Un budget generoso, di questi tempi, non c’è che dire.

Copyright foto: Twitter@Federica Mogherini 
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