Taylor Swift batte Apple Music 1 a 0

Taylor Swift festeggia la vittoria su Apple e pubblica il suo album sulla nuova piattaforma: dopo le discussioni dei giorni scorsi circa il pagamento (o meno) dei diritti di copyright per i brani su Apple Music durante i 90 giorni di prova l'azienda di Cuppertino ha annunciato che pagherà.


Taylor Swift aveva dichiarato che se l'azienda non avesse pagato i diritti di copyright dei brani anche durante la prova di 90 giorni avrebbe ritirato da "Apple Music" il suo album "1989".


Taylor Swift batte Apple 1 a 0. Dopo le discussioni tra la pop star e l’azienda di Cuppertino, nella sua nuova branca Music. Apple in un tweet ha annunciato che pagherà gli artisti e i detentori dei copyright dei brani resi disponibili (anche) nel periodo di prova di tre mesi sul suo servizio streaming dedicato alla condivisione, appunto, musicale. La decisione annunciata da Eddie Cue, è esattamente la risposta che sognava la cantante e che, nel caso non fosse arrivata una soluzione di questo genere, aveva già annunciato che avrebbe ritirato il suo album 1989 dalla nuova piattaforma che verrà lanciata online il prossimo 30 giugno

Lo scopo del nuovo Apple Music sarà quello di far concorrenza al colosso svedese Spotify che, tra l’altro, era già stato mira, in passato, dell’ira (funesta) di Taylor Swift che aveva ritirato i suoi brani dal catalogo online. La nuova piattaforma musicale Made in Apple, al contrario, vuole partire per il verso giusto e, soprattutto, con la giusta squadra della quale l’artista record di questo (per lei fruttuosissimo) 2015 non può non far parte. 

"Sono euforica e sollevata – ha commentato la cantante apprendendo della decisione di pagare gli artisti anche durante i 90 giorni di prova online - ci hanno ascoltati". "Ci” perché Taylor aveva dichiarato fin dall’inizio di non combattere una battaglia solitaria ma di voler ergersi, niente meno che, al ruolo di  paladina dei diritti dei più deboli. “Non lo faccio per me – aveva detto infatti la popstar – ma per il giovane cantautore che ha fatto debiti per far uscire il suo album e che magari avrebbe potuto rimborsarli con le royalties guadagnate dal servizio. Trovo la decisione sconvolgente e deludente, ma soprattutto non in linea con un'azienda storicamente progressista e generosa". 

E progressista, generosa (ma soprattutto attentissima alla comunicazione), Apple ha dimostrato di esserlo anche in questo caso con il repentino dietrofront che ha portato la popstar a dare il via libera per la pubblicazione del suo album, 1989. E vissero tutti felici e contenti.

Copyright foto: Kika Press

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