"Fire Challenge": la moda di darsi fuoco per diventare celebrity

L’ultima moda è darsi fuoco. Magari fosse uno scherzo. Dopo quella di organizzare party dove ci si mena fino a stramazzare - Punch4Punch -, o di nominare un amico invitandolo a ingurgitare alcol fino a scoppiare - Neknominate -, quella di bere il sangue umano come i vampiri - l’allarme dei pediatri italiani risale a un anno fa - ora va di moda cospargersi di benzina o alcol e darsi fuoco. Il tutto ovviamente sotto l’occhio della telecamera per poi postare il video e dimostrare al resto del mondo quanto coraggio (in realtà è solo questione di fortuna) si ha avuto. Sempre che si sopravviva, s’intende. Interrogati sui possibili rischi, i diretti interessati hanno fatto spallucce concentrandosi, piuttosto, sull'opportunità di diventare delle celebrity su YouTube o sui social. 

Ecco a voi il Fire Challenge, l’evoluzione dell'Ice bucket challenge - la sfida che la scorsa estate ha coinvolto lo star system di mezzo mondo che si versava secchiate di ghiaccio addosso per sostenere la ricerca sulla Sla - che invece dell’altruismo dimostra la stupidità dell’uomo. Tant’è, i social e YouTube sono pieni di migliaia di video di ragazzi che si credono spavaldi e furbi - la raccomandazione è avere una doccia, una piscina o, comunque, un getto d'acqua a portata di mano in modo da spegnere le fiamme per tempo - e invece sono solo senza cervello. Un portavoce della London Fire Brigade ha infatti precisato come "la mania è stupida e pericolosa e le fiamme, oltre a ferire gravemente il diretto interessato, rischiano di diffondersi mettendo in pericolo la vita di chiunque si trovi nei paraggi". 

Come in tutte le altre mode stupide diffuse sui social, ci sono già i primi ricoverati all’ospedale e ci sarebbe anche già un morto: secondo il Daily Mail sarebbe un bambino americano. Avete letto bene: un bambino, perché la moda ha conquistato non solo ragazzi e ragazze ma anche i più piccoli: come Tyler O’Connor (nove anni) e il fratello undicenne Shaun che porteranno sul loro corpo per sempre i segni delle gravi ustioni dopo aver giocato con il fuoco. I loro genitori - Donna O’Connor ed Anthony Mummery, residenti a Churchdown, nel Gloucestershire - dopo l'incredulità, il terrore e una punizione esemplare, hanno chiesto ai vertici di YouTube di cancellare i video postati per spezzare quella catena di emulazione con cui la moda si autoalimenta e si diffonde. Dimostrando disprezzo della vita, altro che coraggio.