Sindrome di Guevedoces: nascere femmina e diventare maschio

Gli affetti da questa sindrome sono soprannominati “guevedoces”, letteralmente “pene a 12 anni”, vivono (per lo più) a Salinas, uno sperduto villaggio della Repubblica Dominicana e più che folcloristici sono un caso della scienza che ha destato l’attenzione di medici e ricercatori fin dagli anni Settanta: sono femmine che a 12 anni si trasformano in maschi. Un fenomeno tanto bizzarro quanto consueto, per lo meno da quelle parti, al punto che la Repubblica classifica le persone come maschio, femmina o pseudohermaphrodite.     

In un lungo servizio, la Bbc ha documentato la vita di Johnny: oggi è un uomo adulto ma un tempo si chiamava Felicita e andava a scuola con un vestitino rosso: "Non mi è mai piaciuto vestirmi come una ragazza - racconta - e quando mi compravano i giocattoli per femmine li mettevo da parte mentre quando vedevo dei ragazzi giocare a calcio volevo fermarmi con loro”. Va da sé che quando la pubertà gli ha regalato un pene la quotidianità è diventata un incubo a cui lui ha risposto con una serie di pugni: “Mi dicevano che ero il diavolo, mi insultavano con parole orribili e io non ho avuto altra scelta se non combattere". 

Poi c’è la storia di Carla, che a 7 anni iniziò la sua trasformazione in Carlos. Chi si ricorda bene quel periodo è sua madre che ha notato la metamorfosi un giorno dopo l’altro: “Aveva cinque anni quando iniziò a voler fare la lotta con tutti i bambini che incontrava. I suoi muscoli e il petto iniziarono a ingrossarsi e in breve tempo divenne evidente che stava diventando un maschio. Io la amo in ogni caso, ragazza o ragazzo, non fa differenza” conclude la donna. 

Il repentino cambio di sesso è dovuto a una rara sindrome genetica che il dottor Julianne Imperato-McGinley, del Cornell Medical College di New York, classificò per primo negli anni Settanta. Imperato-McGinley scoprì che mentre nel resto del mondo è decisamente rara, nel villaggio di Salinas si scatena maggiormente forse in virtù del suo isolamento e che all'origine vi è la mancanza di un enzima che impedisce la produzione di una specifica forma di ormone sessuale maschile - diidro-testosterone - nel grembo materno. 

Gli studi hanno dimostrato che nella maggior parte dei casi, i Guevedoces vivono la loro infanzia come se fossero nati maschi e - a parte qualche rara eccezione di operazione per rimanere donna -, quasi tutti poi vivono una vita da eterosessuali, amando quel genere di cui hanno fatto parte per uno scampolo di anni. Come Johnny che nonostante abbia avuto qualche storia, è ancora alla ricerca del vero amore: "Mi piacerebbe sposarmi e avere figli, una donna che abbia voglia di vivere il resto della vita insieme, nel bene e nel male", come tutti.