Mika si confessa: sì ai matrimoni gay, evitano le discriminazioni

Prima di sedere, per il terzo anno consecutivo, tra i giurati di X Factor Mika presenta il nuovo album “No Place in Heaven” e, in una lunga intervista a Vanity Fair, svela dettagli personali della sua vita (come la notte in cui sua sorella cadde dalla finestra) e parla dei matrimoni omosessuali.

Mika si confessa sulle pagine di Vanity Fair presentando l'album "No Place in Heaven" e ricordando i momenti bui della sua vita come quella notte nel 2010 durante la quale sua sorella cadde dalla finestra.


Ricordi d’infanzia e una riflessione sul matrimonio omosessuale. Mika si scatena in una lunga intervista su Vanity Fair raccontando i momenti bui della sua vita (come quando la sorella Paloma cadde da una finestra nel cuore della notte) e presentando il nuovo album No Place in Heaven, che uscirà il 15 giugno. 

Ma il cantante britannico di origine libanese ne approfitta anche per dire la sua sul matrimonio omosessuale. “Qualche tempo fa – ricorda - ho sentito un tizio che diceva: Ormai solo i gay vogliono sposarsi. Forse voleva fare lo spiritoso ma può essere molto pericoloso denigrare la normalità. Non stiamo parlando di diventare tutti uguali, stiamo parlando di garantire la libertà di scelta”. Sì, perché secondo Mika il matrimonio tra persone dello stesso sesso dovrebbe, in primo luogo, evitare le discriminazioni. "Si tratta – spiega infatti - di dare a tutti gli stessi strumenti per poter riuscire nella vita. Una volta la comunità gay era più creativa perché emarginata? Ricordiamoci che l'obiettivo di tutte quelle espressioni artistiche, musicali, letterarie era arrivare all'uguaglianza. Non si è lottato per la normalità, ma per gli stessi diritti. Ci sono posti nel mondo dove uomini e donne vengono linciati, persino uccisi, perché omosessuali. Dire che la normalizzazione dell'omosessualità ha reso i gay meno creativi sarebbe come dire che la lotta per l’eguaglianza fra i sessi ha reso le donne meno interessanti". 

E di donne interessanti il cantante britannico di origine libanese se ne intende: nella nuova edizione di X Factor, la terza per lui, sederà per la prima volta accanto a Skin, mentre nella vita ha potuto contare sulla costante presenza di sua sorella Paloma che, nel 2010, ha avuto un brutto incidente. "Una mia amica bussò alla mia porta alle quattro del mattino – ricorda lui sulle pagine del settimanale – e mi disse che mia sorella era precipitata dalla finestra del suo appartamento. Ero in boxer e t-shirt, corsi fuori, senza vestiti, senza scarpe. La polizia mi bloccò. Mi dissero che potevo scegliere: aspettare che arrivasse l'ambulanza o andare da lei subito. Pensai che dovevo vedere con i miei occhi che cosa era successo per poter affrontare la situazione. Da allora non sopporto le persone che bussano. Fuori dal mio camerino c'è sempre un cartello: Non bussate". 

Il ricordo di quei brutti momenti (poi conclusi nel migliore dei modi) l’ha aiutato oggi a comporre The Last Party, il brano del suo nuovo lavoro che si ispira alla festa che Freddy Mercury organizzò subito dopo aver scoperto di avere l'Aids. Ma come ha reagito allora? "All'inizio - spiega - in maniera razionale: ho cancellato tutti i miei impegni di lavoro per rimanere vicino a lei. Poi, appena ho saputo che non era in pericolo di vita, sono scappato. Ho preso un volo per Montreal". Prima di partire, però, Mika ha anche lasciato il compagno Andreas Dermanis. "Per riconquistarlo - ricorda -  ho dovuto darmi parecchio da fare. Quando mi ha rivisto non mi ha detto: Prego, accomodati". Anche quello, comunque,  è un momento buio che il cantante si è lasciato alle spalle. 

Copyright foto: Kika Press


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