Silvio Berlusconi è un uomo libero: pena estinta

Il tribunale di sorveglianza di Milano ha dichiarato estinta la pena inflitta a Silvio Berlusconi dopo la condanna nel processo per frode fiscale: l'ex premier potrà viaggiare e votare. Nel frattempo, a Bari, la parola passa alle escort. 

Silvio Berlusconi è un uomo libero con tanto di passaporto e diritto di voto ma rimane ineleggibile fino al 2019. A stabilirlo è stato il tribunale di sorveglianza di Milano presieduto da Pasquale Nobile de Santis che ha dichiarato estinta, dopo 10 mesi e mezzo di affidamento in prova ai servizi sociali, la pena inflitta all’ex premier. 

Sulla decisione di concedere 45 giorni di “sconto” nella pena (che avrebbe dovuto essere di un anno), secondo quanto si legge ha influito il comportamento “corretto” mantenuto dopo “il passo falso” delle dichiarazioni contro la magistratura (costate una diffida da parte del giudice Beatrice Costi). Adesso, però, è tutto finito e l’ex presidente del consiglio potrà nuovamente recarsi all’estero ed esercitare il suo diritto di voto mentre, per vedere di nuovo il suo nome tra gli eleggibili, dovrà attendere ancora almeno fino al novembre 2019. 

Terminata la condanna nel processo per frode fiscale, con al centro la compravendita dei diritti televisivi e cinematografici delle reti Mediaset, e assolto dall’affaire del bunga bunga Berlusconi è adesso un uomo libero mentre a Bari prosegue il processo sulle escort ospitate nella sua residenza. In aula, proprio in questi giorni, Cinzia Caci, escort di professione all’epoca dei fatti, ha raccontato di essere stata ingaggiata da Tarantini per avere un rapporto sessuale con lui (al prezzo standard di mille euro) e per partecipare a una cena alla quale avrebbe dovuto presenziare anche l’allora premier che, però, non li raggiunse mai disdicendo l’impegno per un contrattempo dell’ultimo minuto. 

Nelle aule calabresi risultano ancora “non rintracciate” Marystel Polanco e Barbara Guerra per la quale è stato confermato il provvedimento di accompagnamento coatto mentre i prossimi appuntamenti in aula sono previsti per il 4 e l’11 maggio. Nulla di tutto questo, però, riguarda (troppo da vicino) il leader di Forza Italia che potrebbe partecipare alle udienze (forse) ma solo in veste di teste. 

Copyright foto: Kika Press