Caso Ruby, Berlusconi non è "un drago"
Silvio Berlusconi assolto dalla Cassazione. Fine del capitolo "Bunga bunga" nelle aule giudiziarie ma, mentre l'ex Cavaliere annuncia che rientrerà in politica resta qualche dubbio sulle famose dichiarazioni di Veronica Lario tra ciarpame, drago e vergini.
Tre gradi di giudizio, nulla di fatto. La Cassazione assolve Silvio Berlusconi e, confermando la sentenza di appello del luglio scorso, mette il punto finale alla “questione bunga bunga”. Non c’è stata concussione per costrizione e non c’è stata prostituzione minorile: insomma, è vero che l’allora presidente del consiglio prese il telefono da Parigi per chiamare il capo di gabinetto della Questura di Milano Pietro Ostuni, ma non si trattò di un atto “in grado di limitare la libertà di chi l’aveva ricevuta”. In sostanza, dunque, se Ostuni fece 14 telefonate in 20 minuti fu solo per fare una cortesia. E le cortesie, si sa, non sono reati. Fine delle discussioni.
È la “fine di una persecuzione” secondo il cinguettio di Maurizio Gasparri mentre l’ex Cavaliere, da parte sua, annuncia che (ri)scenderà in campo a stretto giro. Ma un momento: e le serate? Il famoso “bunga bunga”? L’avvocato Franco Coppi, ben lungi dal voler accreditare come “eleganti” le famose cene di Arcore, l’ha detto chiaro e tondo: la prostituzione c’era, ma il padrone di casa non aveva idea che la bella marocchina fosse minorenne.
"Noemi – diceva candidamente Ruby nelle intercettazioni pubblicate da L’Espresso al telefono con l'amico Antonio Passaro - è la sua pupilla, io sono il suo culo". Ma le parti anatomiche, più o meno "nobili", non interessano la legge se chi le possiede è maggiorenne. O almeno viene considerato tale. E anche qui la discussione è chiusa.
Insomma, carte alla mano, ufficialmente ha ragione Debora Bergamini che rilegge questi quattro anni come “tante montature”. Più che montature pare oggi che Veronica Lario abbia voluto raccontare un sogno un po’ dark ambientato nel “ciarpame” dove abitavano “un drago” e delle “vergini”. Un sogno impressionante e lunghissimo. Ma come tutti i sogni oggi al risveglio non rimane più nulla.
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