Madonna, un cuore ribelle che insegue la libertà

Madonna ospite da Fabio Fazio a "Che Tempo che Fa" ammalia il pubblico con il suo "Rebel Heart" raccontando l'album, gli esordi e passando con disinvoltura dall'emancipazione della donna al dialogo sulle libertà "che diamo troppo per scontate".  

Madonna ospite di Fabio Fazio a "Che Tempo Che Fa" ha presentato l'album "Rebel Heart" in uscita oggi in tutto il mondo.


Madonna, alla fine l'abbiamo vista tutti, ieri sera ospite da Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa: bella, con due occhi grandi così, cangianti, un po' blu e un po' verdi, elegantissima in Martin Margiela, naturalmente accomodata sul bracciolo della poltrona, il microfono in mano e tante verità snocciolate con la sua voce che da trent'anni tutti ascoltiamo come se ogni volta fosse la prima volta. Certo, nulla a che vedere con lo show che ha regalato agli spettatori francesi. Quella che è andata in onda ieri, su Rai Tre, è stata una Regina del Pop misurata e profonda, capace di saltellare con disinvoltura dall'emancipazione delle donne al dialogo sulla libertà.

Tutto è cominciato con Devil Pray, cantata in anteprima mondiale. Poi il famoso brindisi ai "cuori ribelli" perché, ha precisato la star chiedendo attenzione al pubblico che l'applaudiva senza tregua: "Non puoi lottare per la libertà se non hai un cuore molto grande". E lei, che oggi lancia nel mondo il nuovo album Rebel Heart, di libertà e ribellione - per lo meno in campo artistico - è una delle più grandi esperte dei tempi moderni. "Ci sono due lati forti della mia personalità - ha spiegato a proposito del nuovo album -. C'è il lato libero, provocatorio, la cattiva ragazza, e poi c'è il lato romantico, il lato di me che crede nell'amore vero e davvero è pronto a dare il cuore. L'album è un po' un'illustrazione di entrambi i lati di me". E ancora: "Non penso che fare la cattiva ragazza ti renda libero, ho detto semplicemente che voglio dire quello che voglio dire, non voglio trasmettere quello che dicono gli altri". Così come cedere ai palliativi non porta da nessuna parte: "Devil Pray - spiega entrando nel merito del brano - dice che non bisogna farsi prendere in giro: l'idea che le droghe possano farci sentire bene è un'illusione. Se diventiamo schiavi della droga, ci faremo solo del male". 

Più che un'intervista è stata una chiacchierata, come ha precisato Fazio quando Madonna non coglie l'accenno agli "scandali intellettuali" e sbattendo le ciglia gli chiede: "Scusa e allora qual è la domanda?". Una chiacchierata che ci ha rivelato che ogni mattina la Regina del Pop prega con i suoi figli e poi ritorna a dormire, che ascolta il loro parere in tema musicale ma alla fine fa quello che ritiene più giusto e che la Veronica Louise Ciccone degli esordi non aveva idea di dove sarebbe arrivata, però sapeva che sarebbe uscita dalla "gabbia" di cui si sentiva prigioniera: "ho provato a uscirne con la poesia, la danza, la musica, il cinema, e alla fine ce l'ho fatta!". 

La Madonna di oggi è ben consapevole che "parlare sempre in modo aperto, lottare contro la discriminazione e la bigotteria, dire cose che non piacciono e andare contro le convenzioni è sempre stato difficile e continua ad esserlo, come potete immaginare. Per me è l'unico modo in cui un'artista può esprimersi davvero". Come ha fatto una delle sue artiste preferite, Frida Kahlo, di cui - in gioventù - teneva una cartolina appesa in camera: "quello che mi piaceva è che tutti i suoi quadri sono autoritratti. Nonostante tutte le sofferenze ha trovato un modo per esprimere se stessa e quando guardo i suoi guardi vedo sofferenza, compassione, onestà e vedo un tipo di sguardo che non sta nascondendoti nulla. Ha sempre il cuore in mano, lei è stata davvero un cuore ribelle. Lei non era convenzionalmente bella, la gente diceva che aveva un unico sopracciglio... e a lei non fregava un c*zzo. Diceva: questa sono io, che vi piaccia o meno, son qui". 

Strada intrapresa anche da Tamara De Lempicka, un'altra artista molto amata da Madonna che, in casa, ha uno dei suoi quadri più famosi: "Perché ti piace?" Le domanda Fazio. "Primo perché è stato dipinto da una donna - risponde lei -. Poi perché c'è l'immagine di una donna molto voluttuosa, qualcuno direbbe che è grassa, ma è di una bellezza non convenzionale. Poi ha le catene ai polsi: questa è l'illustrazione di come mi sono sentita quando sono cresciuta come artista e come donna, mi sono sentita imprigionata, perché non avevo la stessa libertà che avevano gli uomini". E poi precisa facendo esplodere il pubblico: "Gli uomini eterosessuali".

A proposito di diritti e libertà, il discorso scivola sull'attentato a Charlie Hebdo: "Diamo sempre per scontato ovunque la libertà, anche in America. Penso che ciò che è accaduto a Parigi sia stata davvero una sveglia, ha svegliato tutto il mondo. Non solo perché ci ha reso più consapevoli della libertà che siamo per scontata, ma anche perché ci ha fatto capire che dobbiamo diventare più tolleranti gli uni nei confronti degli altri. Dobbiamo cercare di capire le differenze".

Insomma, tanto in punta di piedi, quanto affilata, Madonna ieri ha portato una ventata di fascino ed eleganza, che a lungo rimarrà nell'aria. Prima di salutare il pubblico ha regalato un altro dei suoi singoli, Ghosttown, una canzone d'amore post-apocalittica: "Il senso della canzone è che se la civiltà dovesse crollare - e a questo punto è tutto possibile con le armi di distruzione di massa che abbiamo - il mio desiderio sarebbe di restare nel mondo con un'altra persona e con questa ricominciare un nuovo mondo". Fazio fa un sorriso, lei contraccambia poi lo corregge: "Stavo pensando a mio figlio in realtà". Certo, anch'io, le va dietro Fabio nazionale.


Il resto è musica, la solita, sempre nuova, dell'incontrastata Regina del Pop che prima di lasciare lo studio, sommersa dagli applausi lancia uno sguardo (gelido) all'enorme mazzo di mimose che le arriva in omaggio (Madonna odia le rose gialle: forse il colore non è stato del tutto azzeccato?) e un po' imbarazzata (incredibile ma sembra proprio così) saluta tutti e se va. Fino alla prossima (regale) apparizione.

Copyright foto: Instagram@Fabio Fazio
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